“Animali da palcoscenico”, il nuovo disco dei Nobraino. Due chiacchiere con Kruger
Dopo otto anni esce il nuovo disco dei Nobraino. Due chiacchiere tra il serio e il faceto con Lorenzo Kruger.
Dopo otto anni esce il nuovo disco dei Nobraino. Due chiacchiere tra il serio e il faceto con Lorenzo Kruger.
“Dopo otto anni, gli intrepidi Nobraino escono con un nuovo disco Animali da palcoscenico. Il mondo della musica corre veloce, mentre noi avevamo bisogno di tempo. Siamo stati in sala prove, abbiamo messo tutto giù alla vecchia: chitarra, voce, basso, batteria, ispirazione e traspirazione. La copertina realizzata da un illustratore di livello internazionale, Luca Soncini, parla di questo, di quel demone che ti possiede quando ti lasci andare veramente al rito collettivo di un concerto, nel frastuono, nelle luci, nel sudore, negli urli.”
A volte sparire è più difficile che essere presenti, soprattutto se è un gioco che decidi di fare con la tua identità artistica. La ricerca del Vuoto, ha una difficoltà oggettiva, agisce al di fuori dell’esistenza. Quando mi sono imbattuto nei Nobraino negli studi di Radio Kaos Italy, è stato come un ripresentarsi del Vuoto nel tempo. Ho avuto il piacere di conversare con Lorenzo Kruger, tra il serio e il faceto.
Da “the best of” a “3460608524” passano 10 anni e altri 3 album, una epifania strutturale nel mondo dell’ indie rock italiano a cui seguono 6 anni , con l’eccezione del live album “live al Vidia Club”, di silenzio, questo silenzio era una nuova affermazione dei NoBraino?
Bravissimo! Sei l’unico ad aver capito!! Era una performance intitolata “6 anni di silenzio” a cui è seguito un disco omonimo non registrato e mai uscito. Ma ti confido: è stato tutto un pò noioso per questo siamo ritornati con un disco decisamente più vibrante.
L’immanenza della scrittura come necessità creativa rappresenta il cardine dei vostri testi , come nascono i brani dalla musica si trascinano le parole o nel significante del verso emerge il suono?
Personalmente mi rifaccio ad un vecchio diktat che circola tra gli scrittori: “scrivi di ciò che sai” ed essendo la realtà l’unica cosa che posso sapere mi sarebbe impossibile scrivere di trascendenza. Come un brano poi prenda forma definitiva è un mistero che andrebbe guardato caso per caso ma come diceva il poeta latino Vascus Rubrum “le canzoni nascono da sole”.
Kruger ha scritto una bellissima prefazione a Bianca di Barbara Giuliani , libro candidato poi allo Strega Poesia. Quando incide la ricerca del verso nella stesura dei testi dei NoBraino ?
“Mirare alla luna perché il colpo arrivi almeno a mezz’aria” questa è un’altra buona regola. Tendere alla poesia per cavarne fuori una canzone accettabile.
Immaginiamo di fare un selfie dal palco , dopo una lunga ed entusiasmante esibizione , come vedono davvero i NoBraino se stessi?
Sudati e prossimi a quello stato d’estasi che i lunghi sforzi ti procurano.