Le ferrovie, quelle lunghe assi di acciaio che fanno da supporto e da guida ai veicoli che ci transitano sopra, ossia i treni, collegano tutta l’Italia da nord a sud. Chilometri e chilometri di infrastruttura che passano per mari, monti, città e pianure. Il lavoro di manutenzione che c’è dietro, per mantenerle sempre efficienti è enorme. E negli ultimi giorni sono diventate lo scenario di un incidente ferroviario, in cui i dettagli sono ancora tutti da delineare.

L’episodio di cui si parla è avvenuto a Brandizzo, in provincia di Torino: un treno ha stroncato la vita degli operai che stavano lavorando proprio su quella tratta. In quest’ultimo incidente ferroviario sono 5 i morti che bisogna contare. È l’ennesimo incidente sul lavoro; ed ogni volta che accade un fatto del genere, ci si stupisce sempre di più della poca sicurezza sul posto di lavoro.

Le indagini per chiarire cosa è davvero accaduto e per individuare i colpevoli sono ancora in corso; ma nelle ultime ore è saltato fuori un video dell’incidente ferroviario, in cui si sente una frase shock che fa gelare il sangue: “se vi dico treno, spostatevi”. Sarebbe questa la sicurezza sul posto di lavoro? Una sorta di “allarme vocale”?

Ma c’è un altro fatto che fa gelare il sangue: la coincidenza con un precedente incidente ferroviario, avvenuto proprio sugli stessi binari di Brandizzo ben 67 anni fa. Nella sciagura avvenuta il 29 marzo del 1956 persero la vita due operai. Ma le coincidenze non finiscono qui: la ditta per cui lavoravano i due operai del 1956 non sarebbe altro che la nascente azienda per cui invece lavoravano le vittime dell’incidente del 2023. E la dinamica degli eventi sarebbe quasi la stessa per entrambe le sciagure: un treno piomba improvvisamente sugli operai che stanno lavorando sui binari.

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