
A Wellington, sulle scale del Katherine Mansfield Museum
Al museo Katherine Mansfield di Wellington il centro della poetica della scrittrice sono le scale: è l'estetica del passaggio.
Al museo Katherine Mansfield di Wellington il centro della poetica della scrittrice sono le scale: è l'estetica del passaggio.
B50 Volunteers è una comunità di volontari che crea piccole e calde luci per i soldati ucraini in trincea: con barattoli di latta e mozziconi di candele.
La parola 'talebano' e un caso che ha fatto giurisprudenza: significati, sfumature e ambiguità di un termine che è entrato nel nostro vocabolario.
La guerra in Ucraina crea nuove infinite rotte aeree che arrivano in cima al mondo per poi virare, evitando così la Russia. E' il riflesso della guerra dalla terra al cielo.
"La Recherche" è l’opera di un inquieto che diventa anche un’anatomia dell’inquietudine nella sua forma del viaggiare.
André Devambez racconta nei suoi quadri il senso di vertigine e l'ebbrezza dell'aviazione moderna. Al Petit Palais fino al 31 dicembre.
Quando il viaggiatore si ferma davanti alla natura morta poggia il suo sguardo fisso sulle cose fisse. La mostra del Louvre intende investigare il mistero di questi quadri enigmatici e ipnotici.
Radio Garden è un'affascinante viaggio tra tutte le radio del mondo. Clicchi sul globo e ascolti la radio di quella sperduta località.
Il mondo fatato del viaggio ferroviario in miniatura ricreato nello splendido museo Hzero di Firenze. Non è solo modellismo, è creazione paesaggistica.
Il romanzo di Paul Auster 'L'invenzione della solitudine' esplora il tema del distacco giocando sul filo della memoria.
Una app per viaggiare attraverso la geografia del dolore. Un bignami dei limiti della nostra civiltà. Luam è l'applicazione che mostra fatti e dati di tutte le guerre. Minuto per minuto.
Le poesie e il faticoso cammino nella Russia nomade e tormentata di Marina Cvetaeva, una delle più alte voci della poesia del secolo scorso.
E' un naufragio che racconta di un incontro tra cristiani, tra mercanti, tra la barbara eppure civile Norvegia e la sofisticata ma obbrobbriosa Venezia
Il Padiglione della Russia alla Biennale è un fantasma, chiuso, abbandonato e muto. Perché non c'è posto per l'arte quando i civili muoiono sotto i missili.
A Milano il monumento alla fiorentina Margherita Hack, mentre la toponomastica a Firenze è tutta maschile, ad eccezione di una statua e di un giardino.
Il padiglione del Belgio propone un giro del mondo tra gli street game per bambini. Un'idea che fa di questo padiglione quello più spettacolare della Biennale di Venezia.
Al padiglione della Polonia alla Biennale di Venezia l'incanto di Malgorzata Mirga-Tas: la prima volta di un’artista rom.
Dal telefonino di un soldato catturato, il cortometraggio 'L'occupante' ci svela l'amaro viaggio di un soldato russo catturato. Ma il viaggio dell’invasore è cominciato dopo un altro, ben più trasformatore: quello della società ucraina.
'Diario Cromatico' di Maria Morganti ci offre il metodo per capire i colori. Luciana Boccardi con i suoi volumetti ci guida nell'esplorazione del colore. Sanzo Wada con il suo dizionario inventa un genere letterario.
La bara di Shireen Abu Akleh che quasi cade, durante il suo funerale, trasforma il suo ultimo viaggio in un epilogo non convenzionale.
Aria fresca vs assedio, pace vs guerra: il Danubio, con il suo affluente la Drava, lega tutto, e porta a Mariupol la nostra acqua alpina. Un libro per scoprire questo tappeto acquatico di vicende umane.
Chernobyl è la Pompei dell'era nucleare, segnata da una devastazione cristallizzata. Ecco le immagini spettrali e una narrazione da brividi per compiere questo viaggio vietato.
Avete provato a prenotare su TripAdvisor una camera d'albergo a Mariupol? Il risultato è paradossale e atroce. La città appare cristallizzata in un passato che non c'è più.
La guerra è una delle madri del viaggio: da Rigoni Stern in Russia ai soldati tedeschi autori di lettere dal fronte mai pervenute, ecco la letteratura su un viaggio da cui non si ritorna mai.
Tra sogni e nomadismo di lusso, i bauli sono feticci da trasmigratore che non passano mai di moda. Seguitemi in questo viaggio nel nomadismo di alta gamma.
A Tervuren fino al 6 marzo la mostra che racconta "l'altro" come oggetto di divertimento o interesse scientifico. Documenti eccezionali sulle esposizioni di africani in gabbia, in alcuni casi immagini mostrate per la prima volta al pubblico.
L'Associazione Amici del Presepio per scoprire che la natività dura tutto l'anno e per dimenticare il più osceno presepio allestito a Firenze.
In tempi di pandemia gli argomenti di Pessoa sul viaggio sono inconfutabili, anzi rafforzati: il viaggio è qualcosa che non vale la pena.
Avete presente quelle riproduzioni di plastica del Colosseo o la gondolina di Venezia che si accende? I souvenir sono quel surrogato di altrove che una volta a casa diventa paccottiglia orrida.
Le bandiere compongono una geografia colorata e innocua - ma solo se è un gioco. Se non vengono prese con leggerezza posssono essere tragedie.
A loro modo i talebani sono rewriters, riscrittori distopici della realtà. Ecco perché non dobbiamo dimenticare quel paese. E vi suggerisco un modo per restare in contatto con gli Afghani.
Collezionare bustine di zucchero per evocare le emozioni dei luoghi visitati ed esplorati negli anni. Anche questo è viaggiare.
Dopo la scomparsa di qualcuno caro, tra i suoi oggetti rimasti, spaesati, frastornati, ci aggrappiamo a una materia inerte che testimonia di chi non c’è più.
I grandi muri fra Stati, dalla barriera della striscia di Gaza al muro di Cipro, da sempre negazione del viaggio, oggi diventano attrazione turistica, per nuovi itinerari possibili.
Di qui alla mia meta: spazio o tempo? L’umanità divisa nella diversa percezione della distanza: una questione di sensibilità.
Una frase inattesa, poche parole, e un paese diventa d’incanto quell’oscuro oggetto del desiderio. Così gli scrittori ci trasmettono quell'impulso a partire.
Dormire in una scialuppa di salvataggio, o in una boa sottomarina, in un ex elicottero della guardia marina o in un tubo di cemento. Notti che valgono un viaggio.
Vent’anni di passeggiate solitarie a Los Angeles raccolte in un sito, e di un fotografo misterioso, senza eguali al mondo.
Finito (o sospeso?) il confinamento, un consiglio per una grande impresa in poco tempo e con poca spesa? Un viaggio in Vespa.