Avevo un’idea platonica delle isole greche. Le immaginavo come sempre le ho viste, popolate di casette bianche  con delicati decori blu, che si confondono con il cielo e il mare; immaginavo vecchi monasteri arroccati, la chora, taverne colorate sotto freschi pergolati. Pini che scendono fino a toccare l’acqua. Splendide bouganville viola arrampicate sui muri a vivacizzare il panorama. Cefalonia mi ha smentita.

Insieme alle sue numerose sorelle, fra cui Corfù, Zante ed Itaca, costituisce l’arcipelago delle isole Ionie. E’ l’isola più grande.

Cefalonia, realtà moderna, organizzata tra boschi e montagne

Cefalonia appare moderna, fatta di tante cittadine turistiche, ben organizzate. Nessun ecomostro ad alterarne il profilo. Una grande offerta di spiagge e accessi al mare; tanti boschi e montagne.

Il Monte Ainos che la domina dai suoi 1628 metri, è il più alto. C’è una ragione per questa modernità: nell’agosto del ’53 l’isola fu letteralmente sbriciolata da un terremoto. Il sisma la sollevò di 60 cm. distruggendo ogni cosa.

C’è chi ricorda l’immagine del monte Ainos avvolto dalla polvere che usciva dalle spaccature provocate dal terribile terremoto. Ci furono più di 600 morti. La distruzione fu aggravata altresì dall’enorme ondata di emigrazione (100000 abitanti  su 125 mila): la gente si spostò in tutta Europa per sfuggire alla distruzione e alla fame .

Profilo di Itaca dal Monte Ainos

Grazie a chi rimase coraggiosamente e agli investimenti di compagnie turistiche, soprattutto anglosassoni, l’isola si risollevò economicamente e, nel tempo, è diventata quella che vediamo oggi. Oltre al turismo, l’isola vive di produzione di ottimo miele, vino e olio. Con l’olio producono anche dei fantastici prodotti per la cura del corpo.

Scorcio dalla costa di Argostoli

Il viaggio, come visitare l’isola

Nel mio viaggio l’ho esplorata sia nella parte interna, dove ci sono tanti percorsi per chi ama fare trekking, sia sulla costa, percorrendo l’intero perimetro. Si può iniziare partendo dal suo capoluogo, Argostoli. E’ una graziosa cittadina con il grande porto e un lungomare decorato da un mosaico bianco e nero. Si trova su un fiordo ed è collegata con la sua dirimpettaia, Lixouri, da un ponte pedonale, la cui prima costruzione risale all’800.

Al tramonto, percorrendolo in tutta la sua lunghezza e affacciandosi dal parapetto, si incontrano le numerose tartarughe marine che affollano il mare.

Ponte pedonale di Argostoli

Volgendo lo sguardo al mare aperto, in lontananza, si vede il Faro, che spicca per il suo biancore.

Ad Argostoli c’è anche il monumento dedicato ai soldati caduti nell’ultima guerra. Ricorda una tragica pagina della nostra storia.

Era l’8 settembre 1943, giorno dell’armistizio. A Cefalonia vi era una intera divisione di soldati italiani, la Divisione Acqui. Cinquemila soldati che si trovarono da un momento all’altro ad avere come nemico l’esercito nazista, con tutta la sua forza e la sua rabbia. Nessun ordine da Roma. I soldati italiani, nonostante la solidarietà dei greci e il loro eroismo (si rifiutarono di cedere le armi) dopo una settimana di disperati combattimenti, morirono trucidati. I nazisti ebbero l’ordine di non fare prigionieri, i pochissimi  superstiti furono portati a morire in campi di prigionia. Sull’isola c’è ancora la loro giovane anima.

Monumento ai caduti di Cefalonia

Lasciata Argostoli, seguendo la costa, si incontrano altri graziosi paesini come Lourdata (dove consiglio di dormire allo Studios Evianna e di mangiare da Denis, proprio di fronte alla spiaggia. Poi  Skala con tante spiagge e discese al mare incantevoli.

Spiaggia deserta di Lourdata

E successivamente c’è Sami, dove c’è un altro porto importante. I suoi dintorni sono boscosi e organizzati per essere percorsi a piedi. Si può arrivare fino alla spiaggia meravigliosa di Antisamos percorrendo un fresco percorso fra i pini neri, caratteristici dell’isola.

Spiaggia di Antisamos

Sulla cima della collina che domina la spiaggia, ci sono i resti di una villa romana. Vicino a Sami c’è l’incantevole lago di Melissani: prima del terremoto non se ne conosceva l’esistenza. Ora è accessibile e ci sono delle barchette che accompagnano i turisti nella   grotta al cui interno si mescola l’acqua del lago a quella di mare. Il suo colore è di un blu intenso e l’aria è piuttosto fresca.

La Grotta e il Lago di Melissani

Altra località molto caratteristica è Fiskardo: un porticciolo molto elegante circondato da bellissimi angoli di mare nascosti nella macchia mediterranea. E’ uno dei paesini più caratteristici e ricchi, dove si possono trovare ancora delle case la cui costruzione risale a prima del terremoto.

Proseguendo si incontra Assos che è il mio posto del cuore a Cefalonia. Un paesino costruito sull’istmo, sormontato da una collina dove si può salire per vedere un panorama magnifico e le falesie bianchissime che lo circondano. Si possono visitare anche i resti del suo antico castello.

Assos costruita sull’istmo
Assos e le falesie in lontananza

Assos non è accessibile alle auto ed è molto accogliente e originale. Consiglio di mangiare da Estiatorio Platanos proprio sulla piazzetta centrale: si può gustare ogni specialità della cucina locale ad ottimi prezzi.

Vicinissima al Assos c’è una delle più famose spiagge di Cefalonia: Myrtos, annoverata non a caso fra le 30 spiagge più belle del mondo.  E’ una lunga striscia di ciottoli bianchi che si protendono nel mare di un azzurro meraviglioso. Si può raggiungere anche in auto.

Tramonto a Myrtos

La costa vicina a Luxuri è meno avvincente perché quasi completamente inghiottita dal mare a causa dell’erosione. La spiaggia più caratteristica è Xi: presenta infatti una colorazione totalmente rossa. E’ di sabbia fine, con un mare che, anche al largo, non diventa mai fondo. Purtroppo è quasi sparita.

Spiaggia di Xi

Ogni volta che trovo un posto speciale come lo è Cefalonia, mi riesce difficile tradurre a parole cos’è che lo rende tale. Non è solo il mare, i paesaggi, la meravigliosa natura; è l’aria che respiri, i profumi che percepisci durante il cammino, è l’accoglienza di chi ti apre la sua casa: mi commuove vedere la cura che ci mette per renderla accogliente per il viaggiatore.

Il mare….
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