Agosto è il mese della transizione, dell’attesa della ripartenza ma anche del rilassamento, della lentezza data dalla canicola soffocante di quest’ultimo stralcio d’estate.

L’attesa e la contemplazione di questo periodo possono essere utili per inoltrarci nelle storia del cinema, per avere più strumenti per leggere e interpretare le pellicole che ci attendono in autunno.

Il consiglio utile è la visione del bel documentario The Story of Film: An Odyssey del filmaker Mark Cousins che potete reperire facilmente su Raiplay.

Non si tratta solo di un racconto della storia del cinema ma di un vero proprio saggio che offre alcuni strumenti utili per vedere i film.

Che cosa serve per riuscire a leggere e interpretare un lungometraggio? Innanzitutto aver visto molte pellicole non per dovere ma per un piacere profondo. Aver letto diversi testi, aver appreso la grammatica del cinema, la sua sintassi.

Tutto ciò differenzia lo spettatore della domenica da chi veramente vuole e tenta di studiare e analizzare i film.

Lo sguardo intelligente di Mark Cousins

Il documentario di Mark Cousins, critico cinematografico dell’Irlanda del Nord, oltre ad affascinare per l’intelligenza, propone concetti e approfondimenti degni di un saggio di cinema: l’analisi del neorealismo o del cinema di Sergio Leone è un esempio di come ci si possa scordare del racconto di una storia per andare a ripensare il concetto di tempo.

Scoprirete che gli attori più famosi al mondo non son quelli che immaginavate, e conoscerete alcune cinematografie che hanno influenzato il cinema mondiale come il cinema d’azione di Hong Kong. Sapete da dove derivano i lunghissimi dialoghi nei film di Quentin Tarantino? Guardate le pellicole della Nouvelle Vague e lo scoprirete.

Scoprire le altre cinematografie

Il documentario è un’occasione per accorgersi di altre cinematografie del mondo meno famose ma fondamentali: il Giappone, l’India, il nuovo cinema coreano ma anche cineasti fondamentali del passato andando a ripescare nella New Hollywood degli anni ’60 e ’70 dai meno conosciuti ai più famosi: Roger Corman, Mike Nichols, Dennis Hopper, Paul Schrader, Jerry Schatzberg, Alan J. Pakula, Arthur Penn, Mike Nichols, Sydney Pollack, Sam Peckinpah, John Cassavetes, Hal Ashby, Rob Rafelson, Peter Bogdanovich. Ma anche Stanley Kubrick, Martin Scorsese, Brian De Palma, Robert Altman, Woody Allen, Steven Spielberg, George Lucas, Michael Cimino, Francis Ford Coppola.

Il documentario ha vinto il Peabody Award nel 2013, ed è strutturato in 15 episodi che permettono di avere una panoramica dagli inizi fino al cinema contemporaneo.

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