Giorgia Meloni, Premier del Consiglio in Italia, ci va giù pesante su una questione in cui l’aggettivo “pesante” è meglio che non venga mai usato. Il suo è un NO all’utilizzo di qualunque tipo di droga, sia che si tratti di droghe leggere che di droghe pesanti.

Porta avanti la sua idea sulla questione stupefacenti con una tale convinzione che si va anche a scagliare contro tutte quelle narrazioni (film, serie tv) che le rappresentano. Per citarne alcune: “Breaking Bad”, “Narcos”, “Gomorra”, fino ad arrivare a “SanPa”, sono tutte serie tv che hanno avuto un successo strepitoso, ma che fanno storcere il naso della Premier Meloni. Secondo il suo punto di vista questi racconti servono solamente a dipingere gli spacciatori come eroi. E, di conseguenza, a “spingere” i ragazzi a provarle.

Per Giorgia Meloni la frase “vabbè, fattela una canna” dovrebbe smettere di essere pronunciata, perché le droghe fanno male. Tutte. Ma chissà se in gioventù Giorgia, ha mai provato a fumare una canna. Magari per seguire i suoi amici o semplicemente per pura curiosità.

Il suo no pesante fa da miccia allo scontro con Riccardo Magi, leader di +Europa, che invece sostiene una posizione differente. Secondo Magi, il portare avanti la politica del proibizionismo avrebbe l’effetto opposto: anziché debellare l’uso delle droghe, l’inasprimento delle pene, porterebbe solamente ad un loro aumento illegale.

Ma la posizione sostenuta dal leader di +Europa va oltre: secondo lui, se l’inasprimento porta ad un allargamento del mercato illegale della droga, questo favorirebbe le mafie che ci sono dietro questi traffici. Per questo motivo si è presentato alla Camera con un cartello con scritto: “Cannabis non ci pensa lo Stato, ci pensa la mafia”. Nessuno dei due intende fare un passo indietro, e rivedere le proprie posizioni.

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