Pagine sonore: nuovi libri dedicati alla musica elettronica
I libri dedicati alla musica elettronica non mancano mai. Torniamo sull’argomento con quattro novità, tre italiane ed una straniera.
I libri dedicati alla musica elettronica non mancano mai. Torniamo sull’argomento con quattro novità, tre italiane ed una straniera.
I libri dedicati alla musica elettronica non mancano mai, per fortuna. Qualche mese fa abbiamo dedicato un articolo a quattro imperdibili letture per narrazioni senza filtri, adesso è il momento di tornare sull’argomento con ulteriori novità editoriali.
Donna Summer: la voce arcobaleno Da disco queen a icona pop è il libro firmato da Andrea Angeli Bufalini e Giovanni Savastano (Coniglio Editore), la prima monografia italiana dedicata ad un’icona assoluta della musica quale è stata Donna Summer.
Incontrastata regina della disco music, icona pop, prima artista afroamericana ad aver vinto un Grammy nella categoria rock, Donna Summer ha rivoluzionato l’idea stessa di musica: Love To Love You Baby, I Feel Love, Hot Stuff e Bad Girls sono soltanto alcune delle sue hit, che l’hanno portata a vendere più di 150 milioni di dischi. La musica elettronica – e non soltanto quella – deve tantissimo a Donna Summer.
Il rave perduto (Dario Flaccovio Editore) è il romanzo d’esordio di Andrea Paolucci, che descrive il primo movimento techno mondiale, nato a Roma grazie a una trasmissione, Centro Suono Rave, mandata in onda da una piccola radio privata.
In questo libro Paolucci racconta l’ascesa della musica techno fino alla disfatta del rave Espuma Eres Mia, in un arco temporale che va dal 1989 al 1992. Quest’opera è soprattutto un romanzo sull’amicizia dove le ribellioni e i sentimenti si mischiano a note spezzate e ritmate provenienti da anni nostalgici, lontani, ma sempre presenti nei ricordi dell’autore. Chi c’era avrà modo di ricordare, chi non c’era proverà ad immaginare che cosa si sia perso.
Nell’estate del 1983 si era proprio a metà del guado: lontanissimi dai moti del ’68, lontani da quelli del ’77, ma non ancora travolti dall’edonismo reaganiano degli anni ottanta.
Fabio De Luca racconta questo ed altro nel suo nuovo libro Oh, oh, oh, oh, oh (Edizioni Nottetempo), il ritornello del tormentone estivo di quell’anno, Vamos A La Playa dei Righeira; lo fa intervistando i protagonisti di quell’epoca, ovvero Johnson Righeira, Carmelo La Bionda, Linus, Claudio Cecchetto, Carlo Massarini, Francesco Bianconi, Antonella Ruggiero, Jovanotti, Max Pezzali, Roberto D’Agostino e tanti altri. Fu un’estate indimenticabile, ma come sempre lo si è capito molti anni dopo.
L’umanità si divide in due categorie: chi è stato al Burning Man e chi vorrebbe andarci. Chi non appartiene né all’uno né all’altro schieramento, semplicemente mente, soprattutto a sé stesso. Per conoscere ancora meglio questo movimento epocale, un ottimo viatico è rappresentato dal libro Once Upon A Time in The Dust – Burning Man In The World (Burning Man Publishing) di Roxanne Jessi.
Un’opera che rivela come nel 2022 ci siano stati un centinaio di raduni che si ispirano a quanto avviene a Black Rock City, nel deserto del Nevada, ogni anno tra fine agosto ed inizio settembre. Leggere e provare per credere. Non necessariamente in quest’ordine.
Foto d’apertura: Burning Man in Argentina. Crediti: Roxanne Jessi