Il pericoloso fascino del pericolo (perdonate il gioco di parole). È innegabile: il pericolo, il rischio, hanno un potere attrattivo sulle persone (anche sui gentlemen) che è inaspettato, oltre che indiscutibile. Certamente la sua forza varia da persona a persona; c’è chi ne è più attratto e chi meno, ma la sostanza non cambia: questo potere esiste. È come se fossimo tutti delle calamite che vengono attratte da un campo magnetico (ovviamente in maniera diversa e per ognuno di noi il campo magnetico varia).

Cerchiamo di resistere il più possibile perché l’istinto di sopravvivenza è sempre in allerta, e ci avvisa che ci stiamo mettendo in una situazione potenzialmente pericolosa. C’è chi riesce a resistere e dà retta alla sua coscienza, e chi invece nonostante sappia che va incontro ad un pericolo viene completamente attirato dallo charme del pericolo. Le persone che rientrano in quest’ultima categoria sono le più varie: ragazz, adult, anzian*, il nostro vicino di casa … Ragionando per ipotesi, ognuno di noi ci potrebbe rientrare.

The Gentlemen, lo charme del pericolo

Nemmeno coloro che hanno ricevuto la più ferrea educazione morale, che sanno benissimo cosa è giusto e cosa è sbagliato, che sono mossi da valori come educazione, rispetto e galanteria, possono diventare delle persone pericolose. Seguendo questo ragionamento, perfino un gentiluomo può completamente trasformarsi e diventare una persona pericolosa. Magari un gangster? Di tutta questa trasformazione, ne sa qualcosa Edward Horniman, Duca di Halstead. Quest’ultimo altri non è che il protagonista della nuova serie tv, The Gentlemen.

The Gentlemen è disponibile sulla piattaforma streaming di Netflix, ed è composta da 8 episodi. Si tratta dello spin-off dell’omonimo film uscito nel 2019, entrambi diretti e creati da Guy Ritchie. La serie racconta di come il secondogenito di una famiglia aristocratica inglese, Edward Horniman appunto, erediti dopo la morte del padre il titolo di Duca di Hastead ed una tenuta di ben 15.000 acri. Ovviamente il primogenito della famiglia, lo scapestrato Freddie, tutto si aspettava tranne di essere scavalcato dal fratellino; anche perché l’eredità lo avrebbe aiutato a risolvere un suo piccolo problemino.

Il titolo nobiliare, l’eredità, crimine compreso

Ma c’è di più. Edward oltre al titolo ed alla tenuta diventa l’erede (inaspettatamente) anche di un impero criminale: la proprietà di famiglia infatti è diventata la base di un enorme coltivazione di marijuana, gestita da Susie Glass. Edward per aiutare il fratello maggiore con il suo piccolo problemino inizierà ad entrare sempre di più nel mondo del crimine, anche se affermerà di voler smantellare questa coltivazione di marijuana dalla sua proprietà.

Da un perfetto gentiluomo aristocratico si trasformerà sempre di più in un abile gangster. Edward conoscerà sempre di più cosa vuol dire avere a che fare con dei veri e propri criminali pronti a tutto per mantenere salde le redini dei loro affari; ma al tempo stesso, avrà anche a che fare con l’aristocrazia inglese pronta a tutto pur di mantenere lo status quo. La serie mostra che quando serve i gentlemen dal sangue blu non si fanno alcun tipo di problema a macchiarsi le mani di semplice sangue rosso. Questo fa immediatamente nascere un parallelismo tra l’altolocata aristocrazia e la cruda criminalità; parallelismo che mostra che alla fine ci sono moltissimi punti in comune tra le due.

Dovrà poi continuamente risolvere i mille problemi che suo fratello Freddie gli causerà. Insomma, dovrà mantenere il classico aplomb british nonostante sia molto complicato riuscire a restare calmi e a non mollare tutto. Edward riuscirà a rimanere fedele al suo ruolo di gentiluomo inglese, oppure diventerà il prossimo gangster?

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