Viaggio nel tempio mormone più grande d’Europa
Il futuristico edificio, rivestito di granito bianco sardo con vetrate decorative che raccontano la storia della Chiesa, è un tempio imponente
Il futuristico edificio, rivestito di granito bianco sardo con vetrate decorative che raccontano la storia della Chiesa, è un tempio imponente
Poche settimane fa, lo scorso marzo, si è celebrato il 5° anniversario della costruzione del Tempio di Roma. Con questa grande opera religiosa la città ha confermato la propria vocazione multi religiosa e da sempre riconosciuta come uno dei luoghi più ricchi di storia al mondo. Non solo il Vaticano, cuore della Chiesa Cattolica; non solo la più grande Moschea del culto musulmano in Italia e in Europa; nel marzo del 2019 i mormoni hanno trovato la loro sede a Roma facendo diventare questo tempio il simbolo italiano della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni.
Nel 2008 l’annuncio della costruzione del Tempio è stato accolto con entusiasmo e gratitudine dai circa 25 mila membri della Chiesa in Italia e quelli sparsi nel mondo, diventando così il 162° tempio operativo della Chiesa nel mondo e il 12°, nonché il più grande, in Europa.
In realtà la storia della Chiesa, fondata negli USA attorno al 1820, in Italia ha avuto un lungo e a volte travagliato percorso: prima con Joseph Toronto, primo convertito, che nel 1843 portò la Chiesa in Italia con una prima Missione chiusa nel 1867 e poi con Vincenzo Di Francesca che nel 1910 era un ministro protestante a New York ma iniziò a predicare sul libro dei Mormon – simile alla Bibbia. Da allora i suoi studi e le sue prediche lo portarono a una conoscenza più approfondita della religione negli Stati Uniti, trasferendole in Italia negli anni ’50. A partire da quegli anni la Chiesa ha avuto una crescita costante ed esponenziale, con un picco nel 1981 con l’organizzazione di un primo “palo”, vale a dire una diocesi.
Altro evento memorabile per la storia della Chiesa è stato l’annuncio della costruzione del Tempio a Roma, nel 2012, quando vi è stata un’intesa con il governo italiano, che garantisce protezione alla Chiesa sotto la costituzione italiana e include la libertà di perseguire la sua missione mondiale e il riconoscimento dei dirigenti della Chiesa come Ministri di culto.
La scelta di costruire a Roma un Tempio è peculiare: anche se non è riconosciuta dal Vaticano, la Chiesa fonda le proprie radici nella Capitale d’Italia, centro della cristianità e punto di incontro tra culture, religioni ed etnie diverse, per continuare nella promozione del dialogo e la pacifica convivenza tra i popoli e garantirne il carattere multietnico e le relative diversità culturali e religiose. Qualcuno l’ha letta come un richiamo ai tempi dell’antica Bibbia, quando gli apostoli Pietro e Paolo predicavano il vangelo di Gesù Cristo in città.
Il futuristico edificio, rivestito di granito bianco sardo con vetrate decorative che raccontano la storia della Chiesa, è imponente, pulito, ordinato e ricorda un’astronave con due guglie – di 43 e 48 metri – che sembrano antenne, una delle quali con una statua rappresentante l’angelo Moroni, un antico profeta e figura centrale del Libro di Mormon, che è accettato dai Santi degli Ultimi Giorni come Scrittura insieme alla Bibbia.
Tutto il Tempio e la zona annessa fa parte di un centro religioso e culturale che si estende per circa sei ettari e comprende un edificio polifunzionale, un centro visitatori, un centro di storia familiare e una foresteria. Anche le finiture interne, la fontana esterna e i vialetti dei giardini sono tutti fatti con i materiali più pregiati e della più raffinata fattura: marmo, legno e pitture decorative, nel rispetto degli standard più alti a protezione dell’ambiente.
La stessa scelta di farne un Tempio seguendo una progettazione e pratiche di costruzione altamente sostenibili con una qualità eccelsa dei materiali utilizzati, è l’espressione della riverenza della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni verso l’alto, verso il Padre Celeste, a condizione di essere fedeli agli insegnamenti di Cristo. Principio imprescindibile per la Chiesa è infatti seguire l’esempio di Cristo sulla base della responsabilità personale, della sostenibilità e del sostegno alla comunità fornendo gli strumenti per migliorare le proprie circostanze in maniera significativa.
Ecco perché la Chiesa ha implementato una vasta gamma di misure di progettazione sostenibile che non sono solo eco-compatibili, ma mirano anche a migliorare il valore immobiliare e ad arricchire la comunità circostante.