L’autoerotismo, più comunemente conosciuto con il termine masturbazione (ma c’è differenza… scopritelo nel video), è una pratica autoerotica consistente nella sollecitazione volontaria degli organi sessuali o, più raramente, di altre parti del corpo, per ottenere piacere. Si sente spesso parlare di masturbazione maschile e quasi mai di quella femminile. E’ l’effetto, sia della differente conformazione fisica che intercorre tra i genitali maschili, esposti ed evidenti, e quelli femminili, meno esposti e meno evidenti, sia, in qualche modo, degli strascichi della cultura patriarcale che riconosce all’uomo il diritto di godere liberamente del proprio corpo ed alla donna la possibilità di utilizzarlo esclusivamente per fini procreativi, prescindendo dal proprio piacere. Non a caso, l’etimologia del verbo masturbare in cui ci si imbatte anche semplicemente navigando in rete ne trova la sua derivazione dal lat. mastŭrbāri, forse dalla loc. manu turbāre “agitare con la mano“.

E’ però importante che, al pari degli uomini, i quali scoprono il loro piacere fin dalla prima adolescenza, anche le donne imparino con naturalezza a conoscersi, a scoprire il proprio clitoride, ne provino interesse, financo un amore che duri una vita intera, perché
autoerotismo è: conoscersi, amarsi, incontrare sé stess*. Insomma, è il presupposto per incontrare davvero l’altr*. Fate dunque conoscenza di voi stess*! Toccatevi, da sol* o in coppia, e scoprite i tanti benefici, del tutto leciti, ve lo assicuro, della masturbazione e del conseguente orgasmo.

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