Parlare di Urbino, uno dei più importanti centri del primo Rinascimento italiano, di cui conserva l’eredità architettonica, è fare sempre un tuffo nel passato di antiche tradizioni. Fu Luciano Laurana il principale costruttore, così venne definito da Baldassar Castiglione, di quella città in forma di palazzo: il Palazzo Ducale di Urbino.

E.A., Urbino, 2020

Il Segno Condiviso ha riunito a Urbino i primi tre archivi privati che, proprio per i loro contenuti, possono permettere una conoscenza più approfondita del patrimonio artistico -incisorio al fine di favorire nuove opportunità di connessioni internazionali tra gli incisori. Tre luoghi incastonati come gemme nel centro storico della città, e visitabili su prenotazione, per recuperare l’arte dell’antica incisione a bulino.

Accademia Internazionale dell’intaglio a Bulino, Palazzo Rossi de Praetis, Urbino

In Via Veterani, di fronte al Palazzo Ducale, con la Dott.ssa Marta Bruscaglia potrete ammirare, all’Archivio Renato Bruscaglia, l’opera completa di suo padre, maestro tra i protagonisti della grafica internazionale del secondo Novecento.

In Via Saffi, guidati da Giuliano Santini, potrete accedere all’archivio del Centro Internazionale KAUS composto da centinaia di grafiche e libri d’artista realizzati da maestri incisori provenienti da ogni parte del mondo.

Infine in Piazzetta S. Andrea, a Palazzo Rossi De Praetis, con il Maestro Bruno Cerboni Bajardi potrete approfondire, o scoprire, lo straordinario mondo della microincisione, che consiste nella raffinata tecnica del bulino usata nella realizzazione incisa di banconote e francobolli.

L’Accademia Internazionale dell’Intaglio a Bulino rappresenta oggi uno dei pochi luoghi al mondo dove si custodisce e si tramanda la scienza dell’arte del bulino applicata alla carta moneta.

E.A., Urbino, 2020

Ed è Il Segno condiviso di Urbino che, con il patrocinio della città, promuove, nel centenario della nascita di Alceo Quieti microincisore e famoso artista urbinate, alcune esposizioni a lui dedicate dal titolo Il bulino di Alceo Quieti. Una maestria da tramandare a cura di Marta Bruscaglia, Bruno Cerboni Bajardi e Giuliano Santini.

Dopo la prima antologica allestita nella Rocca dei Bentivoglio a Bazzano nel Comune di Valsamoggia in provincia di Bologna, ultimo luogo di residenza dell’artista, seguono in luoghi diversi le esposizioni allestite a Urbino, sua città natale.

Il primo spazio è la Casa Natale di Raffaello che offre al pubblico un’esposizione intitolata Il segno libero di Alceo Quieti, a cura di Innocenzo Aliventi e Luigi Bravi, Presidente dell’Accademia Raffaello. Il dottor Bravi definisce questa specifica occasione espositiva un’opportunità per conoscere l’attività artistica di Alceo Quieti libera dall’esercizio della professione. Nella Casa di Raffaello si potranno quindi ammirare opere dall’espressione autentica non condizionata, e che condividono l’assoluta importanza attribuita da Alceo Quieti al segno.

Il secondo spazio è la Sala Salimbeni dell’Oratorio di San Giovanni Battista, luogo in cui l’esposizione è accompagnata da un testo di Simone Dubrovic attraverso il quale si potrà comprendere come la tecnica della microincisione possa trasmettersi solo dalla frequentazione stretta tra maestro e allievo.

L’intaglio su rame diffusosi dal Rinascimento rinacque, dalla seconda metà dell’Ottocento, all’interno delle banche centrali nazionali: dove si trasmetteva e custodiva un sapere secolare raffinatissimo tramite l’incisione delle banconote.

Fotografia Linea Light Group, Oratorio di San Giovanni Battista, Sant’Antonio Abate, San Giacomo Apostolo, Urbino
Inizio costruzione 1365 – Completamento 1393

Infine a Palazzo Rossi De Praetis, sede dell’Accademia Internazionale dell’intaglio a Bulino, luogo per l’alta formazione di giovani incisori bulinisti impiegati all’interno delle banche centrali e provenienti da ogni parte del mondo, l’allievo di Alceo Quieti Bruno Cerboni Bajardi proporrà al pubblico all’interno del Palazzo, in un piccolo suggestivo spazio scenico, un omaggio particolare dell’allievo al maestro.

Accademia Internazionale dell’intaglio a Bulino, Palazzo Rossi de Praetis, Urbino

Il bulino di Alceo Quieti. Una maestria da tramandare è promossa dall’Archivio Bruscaglia, da KAUS Urbino, dall’Accademia Internazionale dell’intaglio a Bulino e dalla Confraternita San Giovanni Battista.

Accademia Internazionale dell’intaglio a Bulino, Palazzo Rossi de Praetis, Urbino

In esposizione potrete ammirare opere realizzate sia dai maestri che dagli allievi.

I maestri: Alceo Quieti, Bruno Cerboni Bajardi, Thomas Hipschen, Gunnar Nehls, Jorge Peral, Sergio Pilosio, Ms. Ma Roong.

Gli allievi: Mr. Zhu Jiayi, Mr. Bai Jin, Ms. Niu Kai, Sarah Lazarevich, Juan Pablo Romo Araiza,Joseph Wright, Ms. Qian Zhimin.

Accademia Internazionale dell’intaglio a Bulino, Palazzo Rossi de Praetis, Urbino

Fino al 29 Gennaio 2023

Casa Natale di Raffaello – Via Raffaello, 57

ORARIO NATALIZIO
Fino all’ 8 Gennaio 2023
10:00 – 13:00* / 15:00 – 18:00*
*l’ingresso non è consentito negli ultimi 30 minuti

ORARIO REGOLARE
dal Lunedì al Sabato: 09:00 – 14:00*
Domenica e festivi: 10:00 – 13:00* / 15:00 – 18:00*
*l’ingresso non è consentito negli ultimi 30 minuti

Fino al 30 Gennaio 2023

Oratorio di San Giovanni Battista – Sala Salimbeni, Via Barocci, 31

Tutti i giorni dalle 10.00 – 13.00 e dalle 15.00 – 18.00

Accademia Internazionale dell’Intaglio a Bulino – Palazzo Rossi De Praetis, Via S. Andrea, 34

Visita a ingresso libero su prenotazione all’indirizzo: info@brunobajardiacademy.com

Per ulteriori informazioni e prenotazione visite: archiviodiffusodellarte@gmail.com

Alceo Quieti, Biglietto di Stato a Corso Legale Cinquecento Lire

Chi era il Maestro Incisore Alceo Quieti?

Alceo Quieti nasce ad Urbino il 21 Dicembre del 1922. Studia all’Istituto d’Arte specializzandosi in xilografia con Umberto Franci. Nel 1948 è già attivo al Poligrafico dello Stato come incisore per carte valori. Nel frattempo incide matrici per varie serie di francobolli, lavora per le Poste Italiane, per il Vaticano, per S. Marino.

Sua è la firma di molti francobolli dedicati a soggetti di grandi artisti come Mantegna, Paolo Uccello, Arcimboldi, Masaccio, Michelangelo e di un dettaglio della Battaglia di Solferino di Girolamo Induno premiato con medaglia d’oro.

Nel 1963 viene segnalato dal professor Mario Baiardi, consulente artistico del Poligrafico dello Stato, alla Banca d’Italia per collaborare alla realizzazione di nuove matrici per banconote italiane. Gli viene inoltre affidato l’incarico di incidere alcune matrici per banconote dello Stato del Perù e in particolare, per la Repubblica Italiana la banconota da Cinquecento Lire.

Le sue opere, incisioni e bassorilievi, sono state oggetto di diverse esposizioni in Italia soprattutto nella seconda metà del Novecento. Lasciato il Poligrafico nel 1980, dopo quattro anni si trasferisce ad Urbino dove attiva corsi di micro incisione presso i laboratori di Palazzo Ducale. Si trasferirà definitivamente a Savigno, in provincia di Bologna, dove vivrà fino al 2014.

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