Stefano Ferri, giornalista e scrittore, è venuto a trovarci in studio da Milano per raccontarci cosa vuol dire essere un crossdresser, cioè un maschio che indossa abiti tradizionalmente considerati come femminili. Ma perché il crossdressing interessa poi un maschio, perché non definiamo crossdresser una donna che indossa giacca e pantaloni? E cosa si nasconde dietro quel tradizionalmente?

Crossdressing, andare oltre le convenzioni

La moda attuale, ci ha spiegato Stefano, rispecchia un processo culturale le cui radici si trovano sì nel passato, ma un passato nemmeno così remoto. Il problema è che dimentichiamo in fretta che convenzione, come è appunto quella dell’abbigliamento maschile vs femminile, non è sinonimo di natura. E questo ci porta a considerare come innaturale ciò che invece è la scelta consapevole di sovvertire una convenzione per affermare la propria identità più profonda.

Ripercorrere le vicende della storia moderna che hanno portato i binomi donna-bellezza/uomo-potere a cristallizzarsi non è solo affascinante, è rivelatore: ci svela che in questo scambio entrambi hanno rinunciato a una parte preziosa di sé, e che forse è arrivato – anche per gli uomini! – il momento di reclamarla. Per reimpostare le dinamiche di genere su basi meno tossiche, e per stare tutt* meglio con noi stess*.

Qui l’intervista completa:

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