Fuerteventura : l’isola del “vento forte” e dei vulcani
Fuerteventura, paradiso dei surfisti, vanta la presenza di numerose aree protette e spiagge fra le più belle delle Isole Canarie.

Fuerteventura, paradiso dei surfisti, vanta la presenza di numerose aree protette e spiagge fra le più belle delle Isole Canarie.
La piccola isola di Fuerteventura è caratterizzata dalla presenza di numerosi vulcani (ne conta circa 22!) che si ergono lungo tutta la dorsale. La loro presenza caratterizza fortemente il territorio che è arido e spoglio.
Fuerteventura vanta la presenza di numerose aree protette e spiagge fra le più belle delle Isole Canarie: è circondata da un mare perfetto per chi vuole dedicarsi agli sport acquatici, in particolare al surf.
L’organizzazione di questo viaggio è stata proprio per scoprire questo sport, così in comunione con il mare. Non è mai troppo tardi per imparare nuove cose!
Consiglio la scuola Surf Therapy a Corralejo, attiva da anni sull’isola; non solo per i maestri qualificati , ma per il tipo di offerta. Per me che viaggio sempre sola alloggiare in ostello, dove si vive una “vita da surfista”, rilassata e mirata solo al mare e al surf, è stato gradevole e aggregante. Inoltre gli istruttori sono molto coinvolgenti ed esperti e ti spronano a provare dandoti tutti gli strumenti.
A parte l’esperienza in mare, mi sono divertita molto ad ascoltare i racconti di vita dei maestri. Sembrava ogni volta di sentire “Un mercoledì da Leoni” o “ Point break”!
Mi sono voluta avvicinare al surf perché non lo considero solo uno sport ma uno stile di vita, all’insegna della sostenibilità.
Il popolo dei surfisti ama la natura incontaminata, le spiagge più remote e libere e si caratterizza per la presenza di numerosi attivisti che, consapevoli che tutto ha un impatto sulla natura, sostengono iniziative per la pulizia delle spiagge e degli oceani .
La storia del surf ha origini lontanissime. Su muri di alcune grotte in Perù e su delle ceramiche sono state ritrovati dei disegni risalenti ad un periodo che va dal 3000 al 1000 A.C.: ritraggono pescatori che già allora usano tavole di legno per cavalcare le onde.
Solo molti secoli dopo (nel 900 A.C) raggiunse le coste hawaiane ed assunse anche un carattere spirituale per gli abitanti del posto.
Purtroppo nel XVIII secolo c’è un brusco arresto del suo utilizzo dovuto all’imposizione religiosa dei missionari europei che ne vietavano l’uso per motivi religiosi. Per molti secoli il suo utilizzo è marginale.
Solo nel 1900 il padre del surf DukeKahanamoku fa rinascere questa disciplina sia nelle Hawaii che in Australia, dando inizio a una tradizione che continua a prosperare a tutt’oggi.
Negli Stati Uniti, in particolare in California, la diffusione del surf è più tardiva, risale agli anni ’50-60. Ma diventa una vera e propria cultura, un movimento che identifica uno stile di vita,influenza la musica, l’arte, il cinema : surf si identifica con la libertà.
Negli anni tutto si evolve, tecniche e materiali cambiano, diventa uno sport estremo e spettacolare. Negli anni 80-90 si organizzano competizioni internazionali che vedono sfide fra surfisti di tutto il mondo. Uno fra i più famosi è Kelly Slater che ha vinto 11 titoli mondiali e si è ritirato a 52 anni dopo 33 anni di attività.
Anche per chi non volesse cimentarsi in questo sport, Fuerteventura offre molte spiagge spettacolari. Si raggiungono anche a piedi, percorrendo strade bianche, ma i percorsi sono piuttosto ardui per le strade aride e polverose. Per questo consiglio di noleggiare un’auto adatta.
La spiaggia è vicina al centro abitato ma si estende per chilometri. Offre un paesaggio desertico. Dune bianche che contrastano con il mare cristallino e sullo sfondo la vicinissima Lanzarote. Purtroppo da decenni nel bel mezzo delle dune si ergono due grandi alberghi che contrastano con la natura selvaggia del luogo.
Conosciuta come la spiaggia di Las Palomitas per i suoi rodolitos, alcune alghe calcaree bianche che hanno origine sul fondo del mare; la marea le trascina sulla riva e si accumulano lungo la costa; questa spiaggia è uno dei luoghi più curiosi da vedere a Fuerteventura. Effettivamente sembra coperta di Pop Corn!
È una Lunga spiaggia che si trova dopo la località di El Cotillo: alterna sabbia e rocce. È uno dei posti più frequentati per i suoi spot , punti dove ci sono condizioni ottimali per surfare.
Prima di raggiungere la spiaggia si può fare una piccola deviazione per il Faro di El Toston, dove ci sono delle calme calette dove poter nuotare fra le rocce vulcaniche .
Altro luogo meraviglioso sulla costa nord. Molto isolata e distante da centri abitati. Dopo qualche chilometro di sterrato si arriva in questo luogo paradisiaco.
La scogliera è abitata da colonie di scoiattoli molto simpatici che si avvicinano per chiedere il cibo: fate attenzione che non entrino nelle borse !
Le spiagge sono tutte libere e anche se un po’ difficile raggiungerle, offrono spazio e natura incontaminata.
Purtroppo ho visto con dispiacere la quantità di cantieri aperti per la costruzione di enormi strutture alberghiere con annesse mega piscine.
L’isola è bella perché ancora selvaggia, perché guardare l’oceano è uno spettacolo.
Non ha senso rinchiudersi in un hotel e stare in piscina… se non cambia la richiesta dei villeggianti che preferiscono la piscina all’oceano, si continuerà a costruire distruggendo l’ambiente.
Fuerteventura deve fare la differenza e deve lottare per mantenere questa sua originalità che profuma di natura.