Quanto mi piacciono i cimiteri. Li frequento da sempre, ma mai nelle feste comandate. Magari a trovare i parenti ci vado il giorno dopo. Ci andavo anche a correre da ragazzo (la palestra del Cus era di fronte all’entrata) e poi alla ricerca delle mie piccole suicide per lavoro.  Ma, tra tanti, il ricordo che resta indelebile è la ingiustificata carica della polizia ai funerali di Valerio Verbano. Ragazzini che scappano tra le croci del Verano, inseguiti dai celerini che sparano lacrimogeni ad altezza tomba. Fragole e sangue “ce fa un baffo” ed un bacio a Carla per sempre (Foto: Angelo Cricchi)

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