Cos’è: La sindrome di Stendhal è un disturbo psico-somatico che causa una sensazione di malessere generale e sintomi fisici e psichici di fronte alla visione di opere d’arte o architettoniche di particolare bellezza. La sindrome è anche conosciuta come “sindrome di Firenze” in quanto la città italiana è il luogo dove si sono verificate le maggiori apparizioni della sindrome.

Etimologia: Il nome della patologia si deve allo scrittore francese Marie-Henry Beyle, che ne risultò colpito durante un tour effettuato nel 1817. Lo scrittore racconta le sensazioni provate in questo modo: “Ero giunto a quel livello di emozione dove si incontrano le sensazioni celesti date dalle arti ed i sentimenti appassionati. Uscendo da Santa Croce, ebbi un battito del cuore, la vita per me si era inaridita, camminavo temendo di cadere”.

Sintomi: La sindrome di Stendhal si manifesta in maniera improvvisa e colpisce maggiormente persone tra i 24 e i 40 anni dotate di buona istruzione e con una certa sensibilità per l’arte. Alcuni dei sintomi della sindrome sono: malessere, tachicardia, vertigini, confusione, allucinazioni, attacchi di panico, depersonalizzazione e derealizzazione. La quasi totalità delle persone colpite dalla sindrome riportano di essersi sentite sopraffatte dall’opera d’arte ammirata e di non sentirsi più all’interno del proprio corpo. Normalmente i sintomi presentano breve durata e scompaiono così dopo poco tempo; tuttavia, nei casi più gravi potrebbe essere necessario l’intervento medico.

A seconda della gravità le manifestazioni della sindrome possono essere divise in tre gruppi

  1. Meno grave: L’individuo sente un forte peso sul petto e avverte palpitazioni, alle quali seguono difficoltà respiratorie e un senso di depersonalizzazione e derealizzazione che lo portano a considerare il tutto come irreale.
  2. Medio: Il soggetto potrebbe cadere in una crisi di pianto e avvertire un profondo stato depressivo, che lo porta a sentire una profonda angoscia oppure uno stato di totale eccitazione ed euforia.  
  3. Grave: Normalmente si presenta in quegli individui che in passato hanno già sofferto di qualche disturbo psicologico. Questa forma si caratterizza per la presenza di allucinazioni e la percezione dell’ambiente circostante come minaccioso e persecutorio.

Sulla psicologia consiglio l’interessantissimo articolo di Giovanni Prattichizzo, pubblicato all’interno della pagina web della rivista Rewriters (https://rewriters.it/non-piu-tabu-rivolgersi-allo-psicologo-e-social/).

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