(English translation below)
La salute degli animali è strettamente collegata a quella umana e ambientale. Lo abbiamo visto nel corso dell’ultimo anno e mezzo con il Covid-19 che ci ha mostrato in modo chiaro come e quanto il riconoscimento di questa interconnessione possa contribuire a limitare o prevenire problemi futuri, incluse le emergenze sanitarie. È necessario un approccio alla salute globale, il cosiddetto One Health approach  nell’ambito di una politica sanitaria con dimensione transnazionale.

La legislazione europea
per il benessere animale

Tra le principali norme va ricordato il Regolamento del Parlamento e Consiglio europei adottato nel 2016 ed entrato in vigore lo scorso aprile. Oltre principi e regole per prevenire e tenere sotto controllo le malattie animali trasmissibili, contiene requisiti in materia di prevenzione e consapevolezza di queste, di tracciabilità delle importazioni e esportazioni sia di esseri che di prodotti animali.

Le conseguenze del Regolamento
sulla salute animale e umana

L’allevamento è un settore di notevole importanza economica per l’UE: secondo dati Eurostat relativi al 2019 del totale della produzione di carne (22,8 milioni di tonnellate) la metà è rappresentata da suini e un quarto da pollame (circa 13 milioni di tonnellate) Non solo sono le categorie più consumate, ma anche quelle più duramente colpite da malattie nel corso dell’ultimo decennio. Come dimenticare la peste suina africana (ASF) che nel 2014 costrinse all’abbattimento in Europa di circa 700.000 capi o ancora l’influenza aviaria del 2016-2017 con il loro devastante impatto economico?

Il Regolamento del 2016, divenuta vincolante per tutti gli Stati membri quest’anno, ha il potenziale di combattere focolai di malattie simili ma anche di prevenire zoonosi, ossia malattie che possono esser trasmesse dall’animale all’uomo. Ma anche sostenere la battaglia per la riduzione della resistenza agli antibiotici con il sostegno di allevatori e operatori del settore che usino responsabilmente tali medicinali.

L’impatto del Regolamento sull’ambiente

Nelle politiche a favore della salute e del benessere degli animali rientrano anche considerazioni ambientali: un corretto smaltimento delle carcasse di animali uccisi dalle epidemie, così come regole precise sulla raccolta e trattamento sicuro dei sottoprodotti o dei rifiuti animali sono esempi di azioni che riducono l’impatto sull’ambiente. Inoltre animali sani usano risorse naturali quali acqua e suolo in modo più efficiente favorendo la sostenibilità economica e ambientale.

Le altre iniziative “animal friendly” per un benessere globale

Lo scorso luglio durante la riunione del Consiglio Agricoltura e pesca dell’UE il ministro sloveno per l’agricoltura la silvicoltura e l’alimentazione, Jože Podgoršek, ha presentato le priorità della presidenza nel settore agricolo e sanitario. Inserita tra le “varie e eventuali” i ministri hanno discusso dell’Iniziativa Europea dei Cittadini (ECI)  ‘End the Cage Age’ per mettere al bando l’ingabbiamento degli animali da allevamento tra  come galline, conigli, oche, anatre, maialini e vitelli.  Una campagna di successo considerando le firme ricevute (ben 1,4 milioni!).

Tenendo conto di questo risultato la Commissione europea il 30 giugno 2021 ha presentato una Comunicazione con cui si è impegnata a rivedere la legislazione attuale e a procedere con una valutazione di impatto dell’iniziativa basata su uno studio delle conseguenze dell’eliminazione delle gabbie. Occorre tener in considerazione i benefici per il benessere animale, ma anche i risvolti sociali ed economici per gli allevatori (prevedendo fondi  a loro sostegno nella fase di transizione), la dimensione del commercio internazionale (imponendo l’applicazione alle importazioni da paesi extracomunitari degli stessi standard di benessere animale applicati in UE per evitare una perdita di competitività) e l’impatto ambientale. Il primo step della valutazione è stato il lancio di una valutazione di impatto preliminare con la raccolta di feedback tra il 6 luglio e il 3 agosto 2021. Le prossime fasi prevedono una consultazione pubblica da tenere alla fine del 2021 o inizio del 2022 e il completamento della valutazione, arricchita di commenti e suggerimenti degli stakeholders, entro la fine dello stesso anno.

Gli animali sono nostri amici, ci procurano tanti benefici ma possono diventare anche i peggior nemici se li trascuriamo. Il nostro benessere dipende dal loro benessere: la pandemia di Covid-19 le conseguenze di alcuni comportamenti umani scorretti ce lo stanno dimostrando. È ora di cambiare rotta se vogliamo continuare a definirci “appartenenti alla specie umana”.

ENGLISH VERSION

Caring for animal health and welfare in Europe is a must, not an option

EU initiatives to protect the animal world. The relationship between humans, animals, and plants is at the fore in the fight against future global challenges, including pandemics

Animal health is closely linked to human and environmental health. We have seen this over the last year and a half with Covid-19 which has clearly shown us how and to what extent the recognition of this interconnection can help limit or prevent future problems, including health emergencies. A global health approach is needed, the so-called One Health Approach as part of a transnational health policy.

European legislation for animal welfare

The main EU rules include the Regulation by the European Parliament and Council adopted in 2016 and which entered into force last April. In addition to principles and rules to prevent and control transmissible animal diseases, it contains requirements for the prevention and awareness of these, for the traceability of imports and exports of both beings and animal products.

The consequences of the Regulation
on animal and human health

Livestock farming is a sector of considerable economic importance for the EU: according to Eurostat data relating to 2019, half of the total meat production (22.8 million tons) is represented by pigs and a quarter by poultry (about 13 million tons). of tons) Not only are they the most consumed categories, but also those hardest hit by diseases over the last decade. How can we forget the African swine fever (ASF) which in 2014 forced the slaughter in Europe of about 700,000 animals or the avian flu in 2016-2017 with their devastating economic impact?

The 2016 Regulation, binding on all Member States since this year, has the potential to fight outbreaks of similar diseases also preventing zoonoses (diseases that can be transmitted from animals to humans). But it can also support the battle against antibiotic resistance in collaboration with farmers in the sector, required to use antibiotics responsibly with their animals.

The impact of the Regulation
on the environment

Policies defending animal health have also environmental effects: correct disposal of the carcasses of animals killed by epidemics, as well as precise rules on the safe collection and treatment of by-products or animal waste are examples of actions that reduce the impact on the environment. Furthermore, healthy animals use natural resources such as water and soil more efficiently, promoting economic and environmental sustainability.

Other “animal friendly” initiatives

Last July, the Slovenian Minister for Agriculture, Forestry and Food, Jože Podgoršek, presented the presidency’s priorities in the agricultural and health sector at the meeting of the EU Agriculture and Fisheries Council.
Inserted among the “various and possible” ministers discussed the European Citizens’ Initiative (ECI) ‘End the Cage Age to ban the caging of farm animals such as chickens, rabbits, geese, ducks, pigs, and calves. A successful campaign considering the signatures received (1.4 million!).

Taking this result into account, the European Commission on 30 June 2021 presented a Communication to review the current legislation, starting with an impact assessment of the initiative based on a study of the consequences of the elimination of the cages. It is necessary to take into account animal welfare, but also the social and economic implications for farmers (by providing funds to support them in the transition phase), for international trade (imposing the application of EU animal welfare standards to imports from non-EU countries to avoid a loss of competitiveness) and environmental impact. The first step of the assessment was the launch of a preliminary impact assessment with the collection of feedback between 6 July and 3 August 2021. The next steps include a public consultation to be held at the end of 2021 or early 2022 and the completion of the evaluation, enriched with comments and suggestions from stakeholders, by the end of next year.

Animals are our friends, they bring us many benefits but they can also become our worst enemies if we neglect them. Our well-being depends on theirs: the Covid-19 pandemic and the consequences of some incorrect human behavior are proving it to us. It is time to change course if we are to save the “human” species.

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