(English translation below)
Arrivato il vaccino, si guarda ad un prossimo, possibile ritorno alla normalità, alla ripresa di viaggi, visite, eventi in presenza. E per farlo in modo sicuro si punta sui passaporti sanitari.

Ora che il vaccino, o meglio i vaccini, contro il coronavirus si stanno progressivamente diffondendo, in molti pensano al giorno in cui potranno tornare a viaggiare, a visitare chiese, musei, caffè, centri commerciali, concerti, stadi, cinema, teatri, uffici e palestre.
E quel giorno potrebbe non esser poi così lontano. I cosiddetti passaporti sanitari, da esibire alle autorità richiedenti, è lo strumento che dovrebbe garantire sicurezza negli spostamenti.

A che punto siamo nello sviluppo dei passaporti sanitari?
Il lancio e l’adozione dei passaporti per i vaccini avverranno rapidamente, probabilmente entro la prima metà del 2021. Diverse aziende e gruppi tecnologici hanno già iniziato a sviluppare app per consentire alle persone di caricare sui loro smartphone i risultati dei loro test e/o vaccino Covid-19, attraverso un sistema di credenziali digitali.

A Singapore passaporti sanitari sono disponibili da maggio 2020. L’app mobile AOK pass, co-sviluppata dalle start-up AOKpass e Perlin, consente a consumatori, lavoratori e imprese di riprendere l’attività commerciale in modo più sicuro e rapido utilizzando la tecnologia blockchain per garantire il controllo completo da parte dell’utente sulle proprie informazioni mediche, che vengono archiviate in modo sicuro e privato sul proprio dispositivo.

Quali sono e come funzionano i passaporti sanitari?
Per incoraggiare uno sviluppo coordinato delle app, basato su standard universali, la Linux Foundation ha avviato una partnership con la Covid-19 Credentials Initiative, che riunisce dozzine di organizzazioni in tutto il mondo, così come con IBM e CommonPass.

L’app di CommonPass, collegata a più di 300 sistemi sanitari, consente di accedere al sito della propria struttura medica, indicando agli utenti di quali test o vaccini hanno bisogno. Dopo aver caricato i dati (risultato del test o la prova del vaccino), viene generato un certificato/ pass sanitario nella forma di codice QR che, memorizzato sul telefono dell’utente, può essere mostrato alle autorità richiedenti nel pieno rispetto delle informazioni sensibili di natura personale.

L’app elenca i requisiti del pass sanitario richiesti nel luogo di partenza e in quello di destinazione in base all’itinerario. CommonPass, che inizierà a lanciare il passaporto su specifici voli internazionali, ha già preso contatti con diverse compagnie aeree tra cui Cathay Pacific Airways, United Airlines, JetBlue, Lufthansa, Swiss International Air Lines, Virgin Atlantic e anche con il governo di Aruba.

Tra gli altri candidati per lo sviluppo dei passaporti sanitari figurano la International Air Transport Association (IATA) che ha ideato una propria versione digitale, Travel Pass, anch’essa funzionante tramite un codice QR e che si basa sulla tecnologia blockchain. L’app dovrebbe essere disponibile gratuitamente nei primi mesi del 2021 sui dispositivi Apple e successivamente anche su quelli Android, dopo esser stata testata in collaborazione con IAG SA, società madre di British Airways.

Anche IBM ha sviluppato una sua app, Digital Health Pass, che consente di personalizzare test, controlli della temperatura e registri delle vaccinazioni con le credenziali archiviate in un portafoglio mobile.

Quali sono le sfide più difficili? Il rispetto della privacy e la diversa efficacia dei vaccini, con cui si troveranno a confrontarsi gli sviluppatori delle varie app.
Fiducia, trasparenza e una corretta gestione delle informazioni personali rimangono elementi fondamentali dei passaporti sanitari.

CommonPass, la Linux Foundation e IBM hanno confermato di attribuire grande importanza alla privacy: IBM, in particolare, consentirà agli utenti di controllare e dare il consenso all’uso dei propri dati sanitari, scegliendo quali informazioni comunicare.

A questo proposito, ci sono un paio di questioni di cui gli sviluppatori devono tener conto: le persone accetteranno che la loro storia sanitaria sia contenuta su un dispositivo digitale?
E come gestire le differenze tra i vaccini a disposizione, diversi per fasi di sviluppo ed efficacia?

E ancora: non essendo chiara l’efficacia dei vaccini contro la trasmissione del virus, l’app potrebbe non garantire l’immunità e quindi la sicurezza durante un volo o durante la partecipazione a un evento o una visita a luoghi pubblici?

Inoltre, come rendere utilizzabile i passaporti sanitari a quanti non hanno accesso a Internet o non possiedono uno smartphone? Le informazioni sul test o sul vaccino anti Covid-19 possono essere archiviate e presentate in formato cartaceo oltre che digitale?

E l’ultima ma non meno importante questione: la diffusione del passaporto digitale consentirà una normale ripresa dei viaggi?
Non lo sappiamo ancora: ogni paese applicherà regole diverse e, molto probabilmente, almeno fino al 2022 la spontaneità del viaggio come l’abbiamo vissuta finora, sarà solo un ricordo o una speranza per il prossimo futuro.

Per tornare a godere appieno di una vacanza dovremo pazientare ancora un po’.

ENGLISH VERSION

Digital Vaccine Passports : what they are, how they work, what challenges they pose

Now that the vaccine, or rather the vaccines, against the coronavirus are progressively spreading, many are thinking of the day when they will be able to travel, visit churches, museums, cafes, shopping centers, concerts, stadiums, cinemas, theaters, offices and gyms.
And that day may not be that far off. The so-called Digital Vaccine Passport (DVP), to be shown to the requesting authorities, is the tool that should ensure safety while on the move.

Where are we in the development of the DVP?

The rollout and adoption of vaccine passports will happen rather quickly , hopefully within the first half of 2021.

Several companies and technology groups have begun developing smartphone apps for individuals to upload details of their Covid-19 tests and vaccinations, creating digital credentials.

In Singapore, a digital vaccine passport is available from May 2020. The AOK pass mobile app, co-developed by two startups, AOKpass and Perlin, enables consumers, workers and businesses to resume business more securely and quickly, using blockchain technology that ensures complete control by the user over their medical information, storing it securely and privately on their device.

What are and how do the digital vaccine passports work?

To encourage a coordinated development based on universal standards, the Linux Foundation has entered into a partnership with the Covid-19 Credentials Initiative, which brings together dozens of organizations around the world and also with IBM and CommonPass.

CommonPass app, connected to more than 300 health systems, gives access to medical facility’s website, telling users which tests or vaccines they need. After uploading the medical data (test or vaccine results), a health certificate/pass is generated in the form of a QR code which, stored on the user’s phone, is shown to the requesting authorities in full compliance with sensitive, personal information.

The app lists health pass requirements at the points of departure and arrival based on the itinerary. CommonPass, that will start rolling out its health credential app on select international flights, has partnered with several airlines including Cathay Pacific Airways, United Airlines, JetBlue, Lufthansa, Swiss International Air Lines, Virgin Atlantic, and also with the government of Aruba.

Among other candidates for the development of the health passport are the International Air Transport Association (IATA) which has created its own digital version, Travel Pass, which also works via a QR code and is based on block-chain technology. The app should be available for free in early 2021 on Apple and later also on Android devices, after being tested in collaboration with IAG SA, the parent company of British Airways.

IBM has developed its own app, Digital Health Pass, which allows to customize tests, temperature checks and vaccination records as required indicators, with credentials stored on a mobile wallet.

Challenges: privacy and different efficacy of the different vaccines

App developers will be confronted with irrelevant issues, ranging from respect for privacy to the different efficacy of various vaccines.
Trust, transparency and proper management of private medical information remain fundamental elements of the digital passport.

CommonPass, the Linux Foundation and IBM have all recognized the priority of privacy issues. IBM, in particular, will allow users to control, consent to the use of their health data and choose the information they want to communicate.

In this regard, there are a couple of questions that developers need to take into account and need to be answered: will people accept that their health history is available on a digital device?
How to manage the variety of the vaccines currently available, and their difference in terms of development and efficacy?

And again: since the effectiveness of vaccines in stopping the transmission of the virus is not clear, the app may not guarantee the safety during a flight or when participating in an event or visit. in public places.

And also, how ensuring access to vaccine passports for those individuals that don’t have access to Internet or who do not use a smartphones? Can the information about the test or vaccine can be stored and presented on paper other than digitally?

And the last but not least question: will the passport boost travel?
We do not know yet: each country will apply different rules and, most likely, at least until 2022, the “spontaneity” of the journey as we have experienced it so far, will be only a memory or a hope for the near future. To return to fully enjoy a holiday we have to be patient and wait for some more time.

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