Federica Battilani, studentessa di giornalismo, affronta il tema delle microplastiche e dell’impatto della plastica sull’ambiente e sulla salute umana.

Microplastiche, le “isole di plastica”

Battilani spiega che ogni anno vengono prodotte circa 300 milioni di tonnellate di plastica, la maggior parte delle quali non viene smaltita correttamente. La plastica, utilizzata massicciamente dagli anni ’50 per la sua versatilità e basso costo, si degrada nel tempo a causa degli agenti atmosferici, frammentandosi in microplastiche e nanoplastiche.

Queste piccole particelle sono presenti negli oceani, creando le cosiddette isole di plastica, che rappresentano un grave pericolo per gli ecosistemi. La plastica non si limita all’acqua, ma inquina anche il suolo, compromettendone la capacità di assorbire nutrienti. Federica Battilani sottolinea che le microplastiche sono presenti anche nell’aria che respiriamo e sono state trovate perfino nel corpo umano, con conseguenze gravi per la salute, tra cui effetti sul sistema immunitario e sulla fertilità.

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