Domenica scorsa sono andata al pronto soccorso per un dolore addominale, e ho scoperto di avere un cancro ovarico al terzo stadio. Mi hanno operata, sono in ottime mani, i dottori sono professionali e molto gentili

Con queste parole Bianca Balti, modella lodigiana, ha annunciato di essere stata operata per un tumore alle ovaie al terzo stadio.

Nel post pubblicato sui social, una serie di scatti la ritraggono sorridente, circondata da amici e parenti che sono volati in California per starle vicino.

Il tumore alle ovaie si è allargato a tanti organi. So che lo sconfiggerò. Per me, per i miei cari (le mie figlie in cima alla lista) e per tutti voi che avete bisogno di forza, potete prenderne un po’ a prestito da me. Capita nella vita; finora il cancro mi ha dato la possibilità di trovare la bellezza attraverso gli ostacoli che la vita ti mette davanti.

Alcune delle storie Instagram della modella Bianca Balti che racconta il suo decorso operatorio

Già due anni fa, quando scoprì di essere portatrice della mutazione genetica BRCA1, fattore che aumenta notevolmente il rischio di contrarre un tumore al seno e/o alle ovaie, Bianca Balti si era sottoposta ad una doppia mastectomia preventiva, la stessa dell’attrice Angelina Jolie.

Le critiche per il social freezing

All’epoca, la scelta della modella di sottoporsi a questo tipo di intervento venne aspramente criticata. Nel 2021, quando scoprì di avere la mutazione BRCA1, la top model 40enne decise infatti di iniziare un ciclo di stimolazione ovarica per il recupero e il conseguente congelamento di 5 ovociti sani, così da

soddisfare la mia necessità di indipendenza riproduttiva al termine di una relazione romantica”. 

Tale procedura, che tecnicamente viene chiamata social freezing, permette infatti la conservazione dei gameti femminili in modo da poter intraprendere, qualora si desideri, una procreazione medicalmente assistita.

In molti contestarono la sua scelta definendola egoista: avrebbe dovuto pensare al bene delle sue due figlie, piuttosto che fantasticare una nuova possibile gravidanza. La risposta della modella:

Io non credo che dare la vita ci debba spogliare della libertà di scegliere quello che è più giusto per noi, anche nel contesto della malattia. Avere la mutazione BRCA1 significa che la possibilità di ammalarsi per me è molto alta, non che sia già malata. Sottopormi ad un intervento importante come la doppia mastectomia e la ovariectomia (o la isterectomia) quando i seni e le ovaie sono sani è una scelta complicata e personale. Non può e non deve essere ridotta ad un giudizio. Ammiro il coraggio delle donne che lo hanno fatto prima di me e grazie alle testimonianze di chi mi ha scritto nell’ultima settimana ho trovato anche io la forza che non pensavo di avere. Grazie.

A questo aggiunse anche:

Se un giorno Matilde o Mia venissero diagnosticate con la mutazione BRCA, egoisticamente vorrei che facessero tutto il possibile per prevenire la malattia. E se avessero bisogno di ricorrere al congelamento degli ovociti (o qualsiasi altra cosa) per ottenere la serenità necessaria per farlo, non vorrei mai che se ne facessero una colpa.

Bianca Balti e la violenza sessuale

Da sempre, Bianca Balti ha cercato di portare all’attenzione dei suoi followers degli argomenti che potessero generare una riflessione: dalle dipendenze fino alla violenza sessuale, di cui la modella è stata vittima in giovane età mentre era ad un rave party.

Per quanto riguarda il social freezing, nel 2022 organizzò una diretta con la ginecologa Marina Bellavia, cercando così di abbattere il tabù che aleggia su questo tema spiegando al contempo in cosa consiste e quali step prevede la procedura. Proprio nel corso della diretta, Bianca Balti confessò di aver detto alla sua primogenita, Matilde, nata dalla relazione con Christian Lucidi, che quando compirà 21 anni le regalerà il social freezing, così da poter scegliere se, come e quando avere una gravidanza.

Certo, sarebbe fantastico se fosse gratuito per tutte, per non avere la pressione dell’orologio biologico. Nella vita bisogna pensare a che cosa è importante per noi. Per me questa è stata una scelta che mi ha donato libertà, soprattutto nel mio caso di non rimanere in una relazione solo per paura di non poter avere la mia terza maternità. Un investimento che facciamo su noi stesse. Il fatto è che noi donne non siamo abituate a farlo senza sensi di colpa”.

Il messaggio che vuole trasmettere Bianca Balti, considerando anche il suo seguito social che si aggira intorno ai 1,5 milioni di follower, contribuisce a puntare i riflettori su questioni che ancora oggi passano spesso inosservate e che meriterebbero una maggiore attenzione. Da un lato infatti, la risonanza mediatica del suo post aiuta coloro che stanno affrontando un periodo difficile della loro vita a sentirsi meno soli, e dall’altro genera un (necessario) dibattito su temi spesso stigmatizzati, come la possibilità di ricorrere a trattamenti di gravidanza assistita.

Per quanto riguarda il tumore ovarico, attualmente non esistono programmi di screening scientificamente affidabili per una diagnosi precoce. Tuttavia, è consigliabile effettuare un controllo annuale dal ginecologo, che esegue la palpazione bimanuale dell’ovaio e un’ecografia transvaginale, così da eliminare qualsiasi dubbio di insorgenza tumorale o facilitarne l’identificazione.

Un buon libro per approfondire la tematica è I geni delle donne: DNA e tumori femminili. Quando conoscere i propri geni può cambiare la vita. Perché sapere è potere (Unici) di Valentina Ruble Valentina che porta nel suo DNA la mutazione genetica BRCA1, la stessa di Angelina Jolie, che predispone al tumore ereditario del seno e dell’ovaio.

Un libro che dà informazioni, perché non sono solamente i geni BRCA1 e BRCA2 a predisporre al tumore al seno e all’ovaio. Perché le informazioni devono essere condivise. Perché, come ha detto Marie-Clare King della Washington University di Seattle, la genetista americana che ha scoperto i geni BRCA:

“sapere di essere mutate quando si è malate, è una mancata opportunità di prevenzione”.

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