Che succede se l’arte viene scambiata per slogan? Risponde Sabrina Alfonsi da questo giornale, una politica dalla parte dei cittadin*
Imbrattata a Roma, questa notte, la scultura di un giovane artista che rappresenta una porchetta: ben venga il dibattito animalista e viva l'arte, con la sua funzione provocatoria.
Se questa si ritiene arte in senso negativo sicuramente e’ solo non-arte ; .non aggrega ,fa discutere sicuramente per l’inutilita’ dell’idea che non ha nessun riferimento artistico nel riproporre una tradizione culinaria senza senso ormai in situazioni disastrate ambientali A LIVELLO MONDIALE a causa degli allevamenti intensivi,dello sfruttamento animale in una condizione sempre piu’ opprimente ,ed stata pagata sopratutto dai soldi di cittadini (le cui intenzioni magari avrebbero potuto benissimo essere contrarie a questa vergogna insulsa..) Anzi io la lascerei proprio cosi casomai ,a testimonianza, di una problematica molto piu’ attuale e purtroppo molto piu’ drammatica anche a livello ambientale , visto che si propone di “riaprire una discussione pubblica sul tema del rapporto tra esseri umani e animali allevati per il consumo, che era praticamente scomparsa da anni.” ..(io direi semplicemente rigirare la frittata ,visto che non si hanno argomenti validi) …allora tanto vale lasciarla cosi’ visto che la cosidetta “CONVIVIALITA'” di cui parla la Presidente del Municipio non c’e’ di certo fra i giovani davanti ad un piatto di porchetta ora come ora…comunque c’e ne ricorderemo alle prossime elezioni comunali , di certe pretese artistiche ..