La notizia circola in rete da poche ore, rimbalzando dai maggiori media fino all’ultimo dei siti d’informazione. Flavio Briatore è risultato positivo al Covid e al momento è ricoverato nel reparto solventi del San Raffaele di Milano. Un colpo di scena che guiderà l’informazione anche nei prossimi giorni ma che, per il momento, sembra racchiudibile nella celebre frase Il Re è nudo. Si perché, tra le attività dell’imperatore dell’imprenditoria, è cosa nota esserci quella dell’intrattenimento, industria che Briatore cavalca da protagonista ormai da decenni, grazie al noto successo di luoghi di culto della notte, come il suo celeberrimo Billionaire.

Billionaire, foto di repertorio

Ed è proprio il locale di Porto Cervo ad essere al centro delle polemiche, identificato come luogo-focolaio dei nuovi contagi in Costa Smeralda. E così si torna a parlare di discoteche (come se in questi giorni si fosse mai smesso). Il dito è nuovamente puntato sul mondo della notte, industria immeritevole di considerazione, tanto da vedersi rifiutare il ricorso al Tar con motivata risposta che “deve prevalere l’interesse pubblico alla salute”.

Flavio Briatore in foto senza mascherina con Sinisa Mihajlovic, Andrea Della Valle, Paolo Bonolis, Gabriele Parpiglia e altri

Ma la chiusura del tempio della movida made in Sardegna, costruito da Briatore una bottiglia di champagne dopo l’altra, è davvero l’unico luogo turistico da dover demonizzare? Dal mondo della notte arrivano i messaggi di dissenso per la gestione dell’emergenza in crescita in relazione alla nightlife. L’industria dell’intrattenimento è nuovamente in ginocchio, insieme ai tanti lavoratori ad essa correlati. Ma volendo fare gli avvocati del diavolo, anche solo per pochi istanti, dimenticando le folli dichiarazioni sulle mogli dei poveri e le foto stilose senza mascherina, c’è da fare una disamina ben più ampia e pensare a tutto quel flusso di italiani in vacanza, che rientrano dal sud Italia e dal resto del Paese (oltre che dall’estero – altro tasto bollente).

Flavio Briatore, in una foto recente dalla sua pagina Facebook, mentre vola da Pisa a Londra

Per chi ha avuto l’opportunità di farsi un giro tra i vicoli della Puglia o sulle spiagge della Calabria, così come tra le rovine della Sicilia, è inevitabile non pensare a quanto il colpo d’occhio della gente per strada, fosse simile all’assembramento riscontrato nei locali, oggi chiusi al pubblico. Una chiusura che non ha evitato il riversamento per le strade di soggetti incontrollati e liberi di fare il bello e il cattivo tempo (con e soprattutto senza mascherina).

In questi casi la meditazione può aiutare. Così come le dovute precauzioni anti contagio. Non è importante il luogo in cui siamo, ma sempre e solo quello che facciamo. Che sia un vicolo di paese o tra i tavoli del Billionaire, continuare ad ignorare le disposizioni di sicurezza porterà sempre il medesimo risultato. Positivi. Ma non nello spirito.

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