Giordania fra sacralità, archeologia e “natura estrema”
La Giordania rappresenta un esempio di convivenza fra religioni ed etnie radicalmente diverse. Si respira tolleranza e inclusione.

La Giordania rappresenta un esempio di convivenza fra religioni ed etnie radicalmente diverse. Si respira tolleranza e inclusione.
Ho intrapreso questo viaggio sconsigliata da molti, influenzati dall’angosciosa situazione in Palestina e nei paesi limitrofi alla Giordania.
In realtà essa gode da anni di un clima pacifico che l’ha resa meta di milioni di turisti ma anche di tanti profughi sfuggiti dai loro paesi ,tragicamente colpiti da lotte intestine: siriani, iracheni e tanti palestinesi. Rappresenta un esempio di convivenza fra religioni ed etnie radicalmente diverse. Si respira tolleranza e inclusione. Purtroppo l’idea sbagliata che sia un paese pericoloso, gli sta facendo vivere una crisi enorme del turismo, con gravi ripercussioni economiche e un calo dell’occupazione.
In questo periodo la Giordania è magnifica: il clima è piacevole ed il caldo è sopportabile… la natura è una esplosione di colori e odori. Le giornate sono lunghe e in pochi giorni si riescono a vedere molte delle sue bellezze. Ha tanto da offrire: la sacralità dei luoghi che ospita (è la culla della religione ebraica e cristiana); i numerosi siti archeologici con i mosaici bizantini, fra i più antichi e ben mantenuti; la sua natura “estrema”.
Dal Monte Nebo possiamo osservare, nelle giornate limpide,l’estensione della Terra Santa. Secondo la Bibbia , Mosè ebbe qui la visione della Terra Promessa che Dio aveva destinato al popolo “eletto”. Sul Monte Nebo, sempre secondo la Bibbia e la Torah, c’è il luogo di sepoltura di Mosè stesso, per mano di Dio… Qui tutto ebbe inizio.
Un altro sito simbolico è il luogo del Battesimo dove si pensa che San Giovanni Battista abbia battezzato Gesù , sulle rive del Giordano.
Immaginate quanto siano importanti per i credenti questi simboli. Non vi nascondo che anche io ho provato una certa emozione, non tanto per il loro significato religioso, ma per la loro importanza storica.
Primo posto fra tutti è quello della città antica di Petra. Uno spettacolo da togliere il fiato sia per l’ampiezza del sito archeologico, (a farlo tutto si percorrono più di 20 chilometri in un saliscendi vertiginoso) sia per la bellezza di ciò che si scopre man mano che si esplora. La città scavata nella roccia risale a più di 2000 anni fa. Oltre ad essere uno dei posti più visitati della Giordania, è ancora la “casa “ di molte famiglie beduine.
Un altro sito da visitare è Jerash. Si trova a nord di Amman. La sua costruzione è iniziata 6500 anni fa! Troviamo testimonianza del passaggio dei Greci, poi di Alessandro Magno e infine dei Romani. I ritrovamenti sono in ottimo stato di conservazione: 2 teatri, il foro, l’arco di Adriano, il Tempio di Zeus e anche delle cattedrali bizantine con dei mosaici splendidi. Il tutto è adornato dai mille colori dei fiori di campo che crescono fra le rovine. Il suo stato di conservazione è ottimale perché è stata sepolta nella sabbia per molti anni.
Il paese ha due facce: al nord, intorno alla valle del Giordano, è più verde e ospita le maggiori zone dedicate all’agricoltura. Verso sud il territorio diventa sempre più arido, montagnoso e infine desertico.
Il deserto del Wadi Rum è una zona assolutamente unica per la sua bellezza. Non a caso è stata scelta per numerose scene di film rimasti nella storia (“Star Wars”, “Lawrence d’Arabia” “Prometheus” e tanti altri). E’ il luogo dove visse e combatté il famoso ufficiale dei servizi segreti si Sua Maestà Britannica Lawrence D’Arabia, paladino del nazionalismo arabo contro l’impero ottomano.
Il Mar Morto è un placido mare, salato a tal punto che è definito “morto” poiché non esiste nessuna forma di vita che trovi idoneo il suo habitat, a parte qualche batterio… Pensate che per ogni Kg di acqua contiene più di 300 gr di sale. Le sue acque sono usate fin dai tempi dei romani, per le loro proprietà curative per le malattie dermatologiche Ha una superficie di 650 km2 e si trova circa a 400 m sotto il livello del mare. Ha 2 immissari principali: il Giordano e il Wadi Mujib e non ha emissari.
Wadi Mujib è un bellissimo canyon ( siq) che parte dall’interno del deserto stesso e arriva al Mar Morto. E percorribile nell’ultimo tratto dove scorre un tiepido fiume. Percorrere il Siq Trail è stata una esperienza indimenticabile. Si inizia il trail risalendo contro corrente il fiume e le cascate (ci si arrampica aiutati da scale e corde) e alla fine si ridiscende ripercorrendo il letto del fiume. Elettrizzante!
Le cose da vedere sono molte ed è bene fare un itinerario prima della partenza. Il modo migliore per visitare più luoghi possibile in Giordania è prendere un’auto a noleggio. Attenzione però ai limiti di velocità , agli infiniti dossi dissuasori e alla guida “disordinata” dei giordani! Le strade sono abbastanza buone ma le distanze, specie nelle zone montagnose, si amplificano.
Fate il Jordan Pass on line: vi eviterete di pagare il visto all’ingresso del paese e avrete la possibilità di visitare la maggior parte delle attrazioni gratuitamente.
Passate una notte nel deserto, dormendo nella tenda e godete della cena preparata dai locali. Un’esperienza umana e culinaria indimenticabile.
Infine per gli amanti dell’avventura come me ,che hanno voglia di fare il Siq trail , consiglio di andare presto la mattina. E necessario un cambio di vestiti perché ci si immerge completamente nel fiume. Portate una borsa che si può sigillare per la vostra fotocamera/telefono se non volete rovinarli (la noleggiano sul posto a pagamento).
Altro consiglio è di considerare Madaba come base al posto della capitale Amman. E’ vicina all’aeroporto, è meno caotica e ha tante ricchezze fra cui la Moschea con la cupola d’oro, che spicca fra le case e la chiesa di San Giorgio, dove è conservato uno dei più antichi mosaici bizantini .
La Giordania è un paese bellissimo e sicuro, anche per viaggiatrici solitarie come me.
La popolazione è accogliente e gentile. Ritornerete rigenerati nel corpo e nell’anima.