Forse non se ne parla abbastanza, ma una delle rievocazioni storiche più belle e maggiormente accurate è senza dubbio quella della “Giostra del Saracino“, nella città toscana di Arezzo. La città di Giorgio Vasari, Francesco Petrarca, Piero della Francesca e di tanti altri grandi della storia, conserva questa tradizione che ha radici antichissime. Si pensi addirittura che la prima testimonianza della Giostra risalga al 1260, poi dichiarata rievocazione storica nel 1931 in chiave moderna.

Gli appuntamenti

Ogni anno la città di Arezzo ospita per due volte la Giostra: la prima che avviene il penultimo sabato di Giugno (in notturna), mentre la seconda durante la prima domenica di Settembre (in diurna). I protagonisti storici sono i quattro quartieri che dividono la città, denominati “Porte” proprio per via delle vecchie porte di ogni quartiere, appartenenti all’ex cinta muraria della città: Porta Crucifera, Porta del Foro, Porta Sant’Andrea e Porta Santo Spirito.

La Giostra

Ognuno dei quartieri ha una propria coppia di giostratori, titolari e riserve che devono cimentarsi nella lotta contro il Re delle Indie. Lanciati al galoppo su una lizza in terra battuta che taglia a metà Piazza Grande (la piazza simbolo della città), devono colpire con la lancia lo scudo del Buratto, un manichino rotante, avente solo la parte superiore del corpo, che simboleggia il “saraceno”, avversario mitico della cristianità medievale.

Sul proprio braccio sinistro, lo scudo del Buratto ha una sorta di griglia, suddivisa in diversi spicchi a cui appartengono altrettanti punteggi che vanno dall’uno al cinque. In ogni “carriera” si assegna un punteggio in base allo spicchio che il giostratore riesce a centrare, e che alla fine delle carriere decreterà il quartiere vincitore che potrà sollevare la Lancia d’Oro, il trofeo simbolo della Giostra, dedicata ogni anno a un qualcosa legato alla città di Arezzo.

Il pre – Giostra

Ciò che vi racconto però è solamente l’apice della Giostra, difatti “l’aria di giostra” (come noi la chiamiamo) arriva settimane prima della corsa sulla lizza. Già da fine maggio, l’intera città si prepara a vivere il suo evento più sentito: le strade si riempiono di stendardi, bandiere e scudi araldici, posizionati sugli edifici di Piazza Grande che raccontano l’anima dei quattro quartieri e del Comune di Arezzo. Le facciate dei palazzi si tingono dei loro colori, mentre in Piazza Grande inizia la stesura della lizza, insieme al montaggio delle tribune, dando vita ad una cornice di rara bellezza.

In questo clima fervente, ogni quartiere apre le porte alla propria comunità con la propria “Settimana del Quartierista”, una serie di serate a tema pensate per far divertire e per acculturare. Diverse occasioni in cui ci si ritrova per discutere, festeggiare, e partecipare a iniziative culturali e ricreative.

Nel frattempo, iniziano anche le prove ufficiali dei giostratori. I cavalieri titolari e le riserve si allenano in Piazza Grande, cercando di perfezionare ogni dettaglio della loro corsa contro il Buratto. È un momento delicato, seguito con grande attenzione da appassionati e quartieristi, che osservano con apprensione la forma dei loro beniamini.

Due giorni prima della Giostra si svolge la Prova Generale, uno degli appuntamenti più attesi: è la gara delle riserve, ma con tutto il fascino e la tensione della Giostra vera e propria. Anche se i giostratori non indossano gli abiti storici, l’atmosfera è quella delle grandi occasioni. In palio c’è il “Piatto”, una targa dedicata a una figura importante per la storia della Giostra.

Il giorno prima

Il giorno prima della competizione, la città vive due momenti chiave: Nella Piazza di San Francesco ha luogo la cerimonia della bollatura dei cavalli, dove ogni animale viene ufficialmente registrato nel “Libro della Giostra”, e da quel momento non potrà più essere sostituito. Segue poi l’investitura dei giostratori: i capitani di ciascun quartiere impugnano gli elmi dei propri cavalieri e li depongono sul loro capo, confermando la loro partecipazione alla Giostra.

La sera precedente alla gara è riservata alle cene propiziatorie. Ogni quartiere organizza una grande tavolata all’aperto, tra musica, cori e incitamenti verso i due giostratori che all’indomani correranno sulla lizza. È una festa sentita e partecipata, che serve a caricare l’ambiente e scaldare i cuori in vista del giorno seguente, prova anche del fatto che ogni anno queste cene vanno sold out in pochi giorni.

E’ Giostra!

Arrivati al giorno della Giostra, prima di entrare in Piazza Grande, i quattro quartieri sfilano per le strade e le piazze della città, accompagnati dai musici e soprattutto dagli sbandieratori (un eccellenza aretina anche a livello internazionale), che si cimentano in acrobazie con le proprie bandiere. Tutto ciò fino al raggiungimento di Piazza Grande dove avrà luogo il grande evento che migliaia di aretini aspettano da tutto l’anno.

Per concludere vi lascio qui il link al sito ufficiale della Giostra nel caso foste interessati ad assistere almeno una volta a questo splendido spettacolo. Inoltre troverete molti approfondimenti su questo evento che qui non ho trattato.

Vi lascio anche qui il link al sito di Discover Arezzo per sapere tutto sulla città, nel caso voleste visitarla anche in altri periodi oltre a quelli dedicati al Saracino.

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