IL MUSEO
Il Museo dell’Omeopatia – Archivio Storico Italiano, nasce da un progetto di Antonio Negro (1908 – 2010), al quale si deve in larga parte la diffusione dell’Omeopatia moderna in Italia. Il Museo ha sede in Piazza Navona 49, a Roma, nei locali dove l’Accademia Italiana di Medicina Omeopatica (AIMO), fondata da Antonio Negro nel 1953, ha svolto per quaranta anni la sua attività. È una sede “storica” per l’Omeopatia italiana moderna. Inaugurato a Roma il 17 giugno 2013, si propone, attraverso l’acquisizione, la raccolta e la conservazione di documenti e pubblicazioni, la ricostruzione della storia dell’Omeopatia, dai suoi esordi a oggi, allo scopo di fornire un contributo culturale al suo ulteriore sviluppo. Per lo stesso fine il Museo promuove anche eventi e iniziative editoriali. La Fondazione Negro per l’Omeopatia mette a disposizione degli studiosi la Biblioteca Medica e gli Archivi.

Il Museo conserva un materiale di rilevante interesse storico. Sono raccolti Archivi e Fondi privati giunti per donazione o affidamento (Archivio Pompilj, Archivio Tosi, Fondo Gagliardi, Archivio Galatzer, Archivio Negro), Documenti e Memorabilia (manoscritti, autografi, fotografie, diplomi, stampe, pubblicità e curiosità), la Collezione “Trousse & Case” (oltre cento esemplari di contenitori, prodotti dal primo ‘800 alla metà del ‘900, destinati ad ospitare i piccoli flaconi contenenti i rimedi), la Collezione “Filatelia e Omeopatia” (francobolli e annulli postali utilizzati per anniversari e per la promozione di congressi) e la collezione “Numismatica e Omeopatia” (la prima medaglia “omeopatica” fu coniata il 10 agosto 1829, a Dresda, in occasione del giubileo del Dottorato di S. Hahnemann. Da allora numerose sono state nell’800 le medaglie dedicate al Maestro, con il contributo artistico di noti incisori e scultori).

LA BIBLIOTECA OMEOPATICA
La Biblioteca Omeopatica del Museo, costituita da 5000 volumi e riviste, comprende una ricca raccolta di testi di Omeopatia in lingua italiana, tedesca, francese, inglese, spagnola e portoghese. Di particolare rilievo la Sezione Hahnemanniana, con rare prime edizioni, e la Sezione italiana antica, con volumi e pamphlet editi in Italia nell’800, oggetto di una monografia curata ed aggiornata dal Museo (A. Negro – F.E.Negro: Bibliografia Omeopatica Italiana, Franco Angeli Ed. Roma, 2007).

L’ASSOCIAZIONE MUSEO DELL’OMEOPATIA
L’Associazione riunisce medici, farmacisti, cultori e pazienti che desiderano sostenere le finalità del Museo di Omeopatia. I Soci ricevono periodicamente informazioni relative alle iniziative del Museo e l’aggiornamento delle acquisizioni più rilevanti. L’associazione è gratuita. I soci godono di uno sconto del 50% sulle pubblicazioni e sulle manifestazioni promosse dal Museo e possono prenotare visite guidate per gruppi. 

Il Ministero dei Beni Culturali, per l’interesse storico, ha notificato il 15.10.2007 alla “Fondazione Negro per l’Omeopatia”, che gestisce il Museo, gli obblighi e i divieti di legge ai sensi del D.lgs 42/204. La Regione Lazio ha inserito il Museo nell’elenco Case Museo della Regione. 

Il Museo è gemellato dal 2016 con il Museo delle Arti Sanitarie di Napoli, dove ha aperto una sezione dedicata all’Omeopatia.

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