Detesto il politically correct e soprattutto chi lo applica come stile di vita. La trovo una forma di becero fascismo da white collar. Detesto il perbenismo la retorica e l’ipocrisia, che spesso  nascondono, in chi le proclama, le più grandi forme di perversione. Essere politically uncorrect è una gioia dell’animo e dà un grande senso di libertà ed anarchia. (Foto di Angelo Cricchi).

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