L’arte da sempre racconta il corpo e la rappresentazione del nudo nell’arte è da sempre riflesso della percezione del sé e del proprio essere nel mondo.

Un possibile approccio al problema dell’identità e della rappresentazione, nel contesto attuale in cui nuove narrazioni e dibattiti hanno preso forma, è offerto dalla collettiva Fragmented Bodies presso la Galleria Lorcan O’Neill di Roma, con i lavori di Celia Hempton, Wardell Milan e Paul Sepuya.

I tre artisti e l’interesse verso il corpo umano

I tre artisti, nati tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80, sono accomunati da un interesse nei confronti del corpo umano, rappresentato non nella sua interezza, ma come un luogo frammentario.

Nella storia dell’arte, le figure frammentarie sono state spesso poste in relazione al concetto di modernità e alla costruzione del Modernismo come movimento artistico. Nei quadri di Éduard Manet e di Edgar Degas appaiono spesso personaggi incompleti, tagliati dai margini della tela, che sembrano prendere vita dalle scene descritte da Charles Baudelaire ne Il pittore della vita moderna. Affascinati dalla psicoanalisi, i surrealisti avevano isolato alcune parti del corpo, le avevano erotizzate, e vi avevano costruito attorno intere narrazioni.
In anni più recenti, il corpo frammentato ha assunto forme trasgressive nel lavoro di artisti come Louise Bourgeois, Robert Gober, Kiki Smith e Cindy Sherman. Fragmented Bodies guarda a questa tradizione con rinnovato interesse, rispondendo ad alcune delle questioni più urgenti del nostro tempo: dalle politiche di rappresentazione ai dibattiti sulla donna, sulla sessualità e sull’identità della comunità afroamericana”.

Celia Hempton (nata nel 1981, nel Regno Unito) vive e lavora a Londra.

Celia Hempton – Photo Holly Whittaker, Courtesy Galleria Lorcan O’Neill

L’utilizzo di un medium classico nell’arte (quale l’olio su tela) e il suo interesse per il corpo la accomuna ad altre artiste contemporanee.

Ciò che caratterizza le opere in mostra è lo studio di alcuni dettagli anatomici, quali i genitali, isolati ed esaltati attraverso colori sgargianti e tonalità pastello, rappresentati con oggettività ed evitando ogni volgarità.

Consapevole della tradizione secolare della pittura di nudo, Hempton sfida il rapporto convenzionale tra artista (uomo) e modella (donna), per far emergere alcune delle contraddizioni tipiche della nostra società, divisa tra la normalizzazione dell’esibizionismo e la persistenza di alcuni tabù sessuali“.

Wardell Milan (nato nel 1977, Knoxville, TN) vive e lavora a New York.

Wardell Milan – Courtesy Galleria Lorcan O’Neill

Nel suo lavoro utilizza una vasta gamma di media (fotografia, disegno, pittura, collage). Le sue pitture sono caratterizzate da combinazioni di più materiali (grafite, oli e pastelli) e nei suoi collage interseca abilmente parti del corpo incastrati

combinando diversi ritagli di dettagli anatomici, disposti in modo da enfatizzare le interazioni di pieghe, bordi, e sovrapposizioni”. 

MILAN – Untitled, 2023 – Galleria Lorcan O’Neill

Paul Mpagi Sepuya (nato nel 1982, San Bernardino, CA) vive e lavora a Los Angeles.

Paul Mpagi Sepuya – Photo Courtney Coles Courtesy Galleria Lorcan O’Neill

Le fotografie in mostra fanno parte del suo ultimo progetto Daylight Studio/Dark Room Studio (2021- in corso). Il lavoro di Sepuya si concentra sulla ritrattistica.

Nelle sue opere vediamo la macchina fotografica, il treppiede, lo studio, il soggetto: gli strumenti fondamentali utilizzati per realizzare non solo immagini, ma raccontare anche come fare le immagini.

SEPUYA – Pedestal (0X5A8997), 2022 – Galleria Lorcan O’Neill

Utilizzando specchi e svariati oggetti di scena, Sepuya crea nel suo studio immagini stratificate che si spingono oltre ai confini della ritrattistica e dell’autoritratto, invitando lo spettatore a riflettere sulla propria percezione”.

VADEMECUM

Fragmented Bodies
Celia HemptonWardell Milan e Paul Mpagi Sepuya
Dal 5 aprile al 15 giugno 2024
Galleria Lorcan O’Neill | Vicolo de’ Catinari 3, 00186 Roma

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