Oggi parliamo (e riascoltiamo in rispettosa gratitudine) un brano di un artista che in pochi conoscono, Busy Signal, nome d’arte di Glendale Goshia Gordon, giamaicano, classe 1982, con 5 album pubblicati di puro ragga pop e dancehall reggae.

Il suo ritornello, Free up black people/Live up black people (libera i neri, viva i neri) è un omaggio ai personaggi che cita nel testo, maestri di storia: dagli attivisti politici Martin Luter King e Malcom X, allo scrittore Marcus Garvey, dall’artista Bob Marley al pugile Mohammed Ali, dall’attore Denzel Washington al cestista Michael Jordan, fino all’ex Presidente Usa Barack Obama e agli atleti Husain Bolt, campione mondiale dei 100 metri piani, dei 200 metri piani e della staffetta 4×100 metri, Asafa Powell, quarto uomo più veloce della storia sulla distanza dei 100 metri piani, e Ben Johnson, campione mondiale indoor dei 60 metri piani a Parigi 1985.

Ma non mancano le donne

L’artista Whitney Houston in primis, o le velociste Shelly-ann Frazer, plurilaureata e due volte campionessa olimpica, quattro volte campionessa mondiale dei 100 metri piani, nonché campionessa mondiale dei 200 metri piani a Mosca 2013, e Merlene Ottey, campionessa mondiale dei 200 metri piani a Stoccarda 1993 e Göteborg 1995, detentrice del record femminile di partecipazioni olimpiche, e quello assoluto di medaglie conquistate ai campionati del mondo di atletica leggera.

A inna jail house dem wah fi lock people
Mental shackles and chain inna brain dem trap people

Ma soprattutto, non diventare una vittima: Just overcome and don’t become a victim.

Mi permetto di aggiungere alla lista anche la mitica conduttrice Oprah Winfrey, Premio Oscar umanitario Jean Hersholt e Golden Globe alla carriera, sostenitrice del movimento del Black Lives Matter, tra le donne più potenti al mondo, classificata da Forbes come la persona afroamericana più ricca del XXI secolo (il suo talk show The Oprah Winfrey Show è stato il programma più quotato nella storia televisiva statunitense, con 18 Emmy Award, e il premio Lifetime Achievement Award), prima afroamericana a possedere la propria compagnia di produzione e intrattenimento.

Io l’adoro per aver prodotto Il colore viola di Spielberg ma, ovviamente, lo standing ovation è per essere andata in Senato nel 1991 e aver proposto la creazione di un database con nomi di tutte le persone condannate per aver commesso abusi contro minori (oggi Legge Oprah, firmata da Clinton).

Ma anche Thurgood Marshall, avvocato, eroe del movimento americano per i diritti civili (ha vinto 29 dalle sue cause 32 davanti alla Corte Suprema), che ha combattuto con successo la segregazione razziale nelle scuole nel famoso caso della Corte Suprema Brown v. Board of Education del 1954.

Libera i neri, viva i neri: voi chi volete aggiungere alla lista? Buon divertimento!

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