Le differenze biologiche possono influenzare l’insorgere di alcune malattie e la relativa risposta terapeutica? La ricerca scientifica risponde di sì. Un progetto coordinato dall’Istituto di genetica molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche di Pavia (Cnr-Igm) ha aggiunto un nuovo tassello al settore della medicina di genere e ha dimostrato che le biodifferenze maschio-femmina (cromosoma Y) giocano un ruolo importante nel tipo di patologie e, quindi, anche nella possibilità di ammalarsi di alcuni tumori e di contrarre delle malattie.

Cromosoma Y, lo studio

Il team di ricerca di questo studio, i cui risultati sono stati pubblicati su Cell & Bioscience,  ha sviluppato in laboratorio una linea cellulare maschile umana privata del “cromosoma Y” (cromosoma sessuale maschile) tramite metodi di gene editing, con l’obiettivo di indagare l’effetto del cromosoma maschile sull’espressione genica e nella risposta al danno al DNA

Ci siamo concentrati sulla valutazione della perdita del cromosoma sessuale maschile in quanto studi precedenti suggeriscono che sia associato a malattie neurodegenerative e cardiovascolari, oltre che all’insorgenza dei tumori e all’invecchiamento”, spiega Ludovica Celli, ricercatrice del Cnr-Igm, prima autrice della pubblicazione

In particolare, l’obiettivo era analizzare l’impatto del cromosoma Y e le conseguenze della sua perdita sul resto del genoma umano. Sfruttando tecnologie di editing genetico e di sequenziamento dell’RNA, abbiamo generato una linea cellulare maschile umana senza cromosoma Y, che è stata esaminata per il suo profilo di espressione genica, confrontandola con la linea cellulare normale che possiede entrambi i cromosomi sessuali. I nostri risultati hanno mostrato che la perdita del cromosoma maschile può influenzare il trascrittoma, ovvero tutte le informazioni trascritte dai geni, andando ad alterare processi biologici coinvolti nella formazione del cancro, come la regolazione della migrazione cellulare, la crescita cellulare, la risposta ai danni al DNA, l’angiogenesi e la risposta immunitaria”, aggiunge Miriana Cardano altra ricercatrice del team di studio del Cnr-Igm.

Nuovo approccio di studio

Oltre a proporre un nuovo approccio per studiare le condizioni fisiologiche e patologiche legate al sesso, rivelando nuovi ruoli per il cromosoma Y, questo studio apre la strada per la ricerca di nuove strategie terapeutiche personalizzate.

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