Lo state ballando anche voi il singolo Finimondo? E’ uscito a maggio e sta diventato il tormentone dell’estate. Fa parte del terzo album in studio di M¥SS Keta, un’artista assolutamente stravagante oltre che irriverente, dissacrante e anticonformista (per davvero): Club topperia.

Realizzato su un campionamento del brano Il capello di Edoardo Vianello, è un must di ironia in salsa dance.

Noi riscrittori e riscrittrici siamo pazzə di lei, che consideriamo una di noi proprio per riscrivere continuamente l’ordine delle cose. A cominciare dallo stile musicale trasversale, che riesce a contenere in sè pop e rap, musica elettronica (fidget house) e punk, tutto in salsa femminista.

E’ stata lei stessa a citare le artiste che la ispirano, tra cui Madonna, Peaches, Miss Kittin (da cui la declinazione del nome), Lady Gaga, Jo Squillo e Raffaella Carrà:

«Io sono sempre stata legata al mondo clubbing, gay, queer e il progetto di M¥SS Keta, nato in una notte d’agosto, mi ha dato modo di riflettere sui valori sottesi a questo universo. Senza addentrarmi in definizioni strane, posso dire che la cultura del clubbing spinge ogni individuo ad abbracciare se stesso. Implica una liberazione dalle gabbie della quotidianità che è sempre stata parte del progetto Keta».

Liberazione dalle gabbie: i suoi testi in effetti parlano di sesso, droga, alcol, glam in modo ironico e provocatorio, così come una provocazione è il suo personaggio, con la bocca bendata e occhiali scuri, autodeterminando la rappresentazione di sè sempre in anonimato.

La nostra Myss trae ispirazione dalle riot grrrl, movimento politico e musicale anni ’70 nato Oltreoceano, in cui band e fanzines del movimento affrontano tematiche femministe: autodeterminazione, contrasto alla violenza contro le donne e alle discriminazioni, emancipazione sessuale (vi ricordano qualcosa band e artiste come Debbie Harry dei Blondie, Janis JoplinSiouxsie SiouxKristin Hersh?).

Che siamo davanti a un’artista tra le più importanti del secolo, se ne sono accorti anche Massimo Bray e Nicola Lagioia, presidente e direttore del Salone Internazionale del Libro di Torino: l’hanno ospitata in Treccani riconoscendo ai suoi testi ironici la capacità di rompere i luoghi comuni della contemporaneità.

Ma prima di diventare iconica (ha condotto L’altro festival con Nicola Savino e cantato la cover Non succederà più – per cui sto ancora in fissa – con Elettra Lamborghini), faceva parte, nel 2013, del collettivo Motel Forlanini (col produttore Stefano Riva, il regista Simone Rovellini e il grafico Dario Pigato), interessato a cogliere lo zeitgeist della cultura underground milanese.

E’ con il suo primo album Una vita in Capslock, che l’artista prende posizione come attivista sui generis, attenzionando il suo pubblico su varie problematiche sociali mentre, sempre nel 2018, esce la sua autofiction, il libro Una donna che conta, sulla vita del personaggio M¥SS Keta.

Con il suo secondo album, Paprika, arrivano le collaborazioni con Gué Pequeno, Elodie, Gabry Ponte e Mahmood, e poi con Arisa, i Subsonica, Fedez. Io mi sono anche vista la seconda stagione di Celebrity Hunted: Caccia all’uomo, dove M¥SS Keta ha vinto insieme a Elodie.

E quest’anno, dicevamo, siamo al terzo album e al tour estivo (fossi in voi, acquisterei i biglietti per una delle seguenti tappe):

  • Sabato 16 luglio 2022 – Bellaria Igea Marina (RN), Beky Bay
  • Giovedì 21 luglio 2022 – Santa Severa (RM), LazioSound
  • Sabato 23 luglio 2022 – Cassano Magnago (VA), Woodoo Fest
  • Venerdì 29 luglio 2022 – Gallipoli (LE), SottoSopra Fest, Parco Gondar
  • Venerdì 26 agosto 2022 – Brescia, Festa di Radio Onda D’Urto
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