Mondo acido è espressione autentica e graffiante del tempo contemporaneo, vissuto da tutti noi tra tensioni, fatiche, pulsioni, slanci e fughe sollecitati dagli eventi che ci travolgono. Fin dalle prime note di questo album mi identifico nelle storie che Luigi Mariano sa raccontare con la sua disincantata ironia ed il suo inconfondibile sound francesizzante ritmato da sonorità swing, pop-jazz e a tratti persino reggae.

E’ specchio dei nostri giorni questo album, impossibile non fondere le nostre emozioni con quelle dell’autore, Luigi Mariano, che ci sviscera con sincera profondità i disagi della sua quotidianità.

Il brano che dà il nome all’album sa esprimere con sapienza rara le relazioni sociali tossiche che viviamo sui social media, dove ci lasciamo sopraffare dai nostri peggiori difetti: vanità, litigiosità, irascibilità, danno vita a franitendimenti e misunderstanding velenosi. “E il rimedio al turbamento è andarsene da qua”.

La dolcissima Rifiorirai è un incoraggiante invito a riprenderci la nostra vita dopo la lunga sospensione vissuta durante la pandemia. Uno stand by infinito nel quale “resta sospesa la felicità, ma presto tu rifiorirai”.

Sono sonorità morbide quelle di Luigi Mariano, in cui le colorature di una raffinata tastiera e gli arpeggi delle chitarre, a cui si affiancano talvolta gli archi e un delicato mandolino, ci regalano uno stile compositivo maturo, consapevole, elegante e seducente.

Uno dei brani più toccanti è senza dubbio Vita rasoterra, di cui già il titolo ci anticipa tutta la struggente poetica. E’ la vita anonima e semplice di un uomo afflitto da lieve disabilità mentale, in cui Luigi Mariano riesce a farci cogliere, con estrema delicatezza, la quotidianità di chi si accontenta di gioie elementari. Un brano che ci costringe a confrontarci con le vite semplici di chi è afflitto da disabilità, e ci fa entrare nelle loro emozioni.

Affascinante il viaggio che Odissea degli elementi ci fa compiere dentro i quattro elementi del Pianeta Terra, aria, acqua, terra e fuoco, comunicandoci tutta l’irrequietezza di noi esseri umani sempre alla ricerca esasperata di cambiamenti.

Ironico e dissacrante è il brano Errori di grammatica, in cui Luigi Mariano dipinge un affresco dei nostri tempi scanditi da tweet e post in cui la comunicazione non è quasi mai sincera ma velata di ipocrisia, pregiudizio e superbia.

Questo nuovo album, che si compone di 10 brani, si presenta dunque ricco, strutturato e completo, e denuncia un lavoro lungo di ricerca, di esplorazione interiore, e di ascolto del mondo circostante e della nostra contemporaneità per raccontarli poi egregiamente in musica e parole.

Conoscevamo già lo stile cantautorale di Luigi Mariano, raffinato, mai banale, sensuale, ironico e demitizzante, Mondo acido ne conferma la forza espressiva e la capacità di catturare la nostra sensibilità al primo ascolto.

Infine gli arrangiamenti di Primiano di Biase (membro della band di De Gregori) e la sua partecipazione alle tastiere, alla direzione degli archi e alla pre-produzione conferiscono all’album quelle sfumature vintage così calde e suadenti, che magistralmente infiocchettano l’opera.

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