Partiamo con una domanda: vi è mai capitato di voler esprimere la vostra opinione ma vi trattenete dal farlo? Probabilmente sì. Anzi, sicuramente sì. E la principale risposta a questo comportamento che mettiamo in atto più di quanto vorremmo è che ciò che vorremmo esprimere, il nostro commento, non è così carino da dire. Perciò ci fermiamo prima di aprire la bocca e magari offendere qualcuno.

Se per i bambini questi problemi non esistono (chiedono sempre perché e dicono sempre ciò che pensano), per gli adulti è la normalità sapere cosa dire e quando dirlo. Ma sto per presentarvi un adulto che invece, sotto questo punto di vista, è esattamente come un bambino: il suo nome è Driss ed è uno dei due protagonisti del film Quasi amici. Il film è disponibile sulla piattaforma streaming di Amazon Prime Video e racconta la storia dell’incredibile rapporto tra Driss e Philippe.

Chi sono i due protagonisti
di Quasi amici?

Driss e Philippe sono due persone totalmente all’opposto, praticamente su qualunque cosa: il primo è un ragazzo della periferia di Parigi mentre il secondo è un ricco aristocratico che invece vive proprio al centro di Parigi, Driss ama la musica contemporanea mentre Philippe adora la musica classica e l’arte e, come potete immaginare, Driss non capisce proprio nulla di arte.

Sono diversi anche dal punto di vista della salute fisica: Philippe è tetraplegico mentre Driss invece non lo è. Ma allora, com’è possibile che questi universi paralleli siano entrati in contatto? Semplice, Driss è il badante personale di Philippe. L’intera trama del film, che è stato tratto da una storia realmente accaduta, ruota attorno al loro rapporto: dal momento dell’assunzione di Driss fino alla loro separazione”.

Ma cosa rende il loro rapporto così speciale? La spontaneità e la dimenticanza positiva di Driss fanno sì che il film non racconti il rapporto tra un tetraplegico e il suo badante, ma che si vada a far vedere che la disabilità di una persona non fa scomparire la sua personalità.

Philippe per Driss non è mai stato un paziente, o una persona malata: lo ha sempre trattato come una persona qualunque. Non lo ha mai messo sotto la campana di vetro a causa della sua disabilità; anzi, gli ha fatto vedere che la vita va vissuta appieno sempre.

Ironia e sincerità

È vero che Philippe aveva bisogno di qualcuno che fisicamente facesse le cose al suo posto, ma più di questo aveva bisogno di una persona che instaurasse con lui un rapporto normale (qualunque cosa voglia dire!). E non poteva chiedere di meglio!

Driss lo porta a correre con lui, lo porta a cena fuori, lo spinge a provarci con una donna, e soprattutto scherza con lui sulla sua disabilità. In un certo senso, per lui non prova nessuna pietà. Se deve dirgli qualcosa, se deve fargli una battuta, lo fa senza farsi alcun problema. E Philippe si è sempre fatto delle grandi risate (ed anche noi vedendoli).

Il filo conduttore di tutto il film non è la disabilità, ma l’ironia. È questa la forza del film. La disabilità non viene mai trattata con atteggiamenti di pietismo o con scene strappalacrime, che ben si prestano (anche troppo) a questo genere di tematiche. Piuttosto tutto il contrario.

Se Driss insegna a Philippe ad essere meno pesante e gli fa capire che la sua vita è ancora degna di essere vissuta, al contrario, Philippe insegna a Driss a responsabilizzarsi e a migliorarsi giorno dopo giorno. Hanno un rapporto alla pari che gli consentirà di diventare quasi amici. Il tutto ovviamente a suon di battute!

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