Nel mese di aprile 2025, l’Accademia di Belle Arti di Roma – sede storica di Via Ripetta – ospiterà un progetto di ricerca e produzione dal titolo Queerness e Arte Trasformativa, nato all’interno del corso di Grafica d’Arte del professor Gianfranco D’Alonzo. Più che un semplice ciclo di eventi, il progetto si presenta come un atto collettivo di riflessione e trasformazione, un laboratorio diffuso in cui arte e politica si fondono a partire dai corpi e dalle loro traiettorie queer.

Gli appuntamenti – previsti per l’8, il 15 e il 29 aprile – attraverseranno diversi spazi dell’Accademia, animando aule e cortili con incontri, proiezioni, performance, laboratori e mostre. Il filo conduttore? La queerness come forza trasformativa che attraversa le pratiche artistiche, ridefinisce identità, moltiplica sguardi, abita gli spazi.

Le attività sono aperte a student*, docenti, e visitator* estern* compatibilmente con la capienza degli spazi.

Queerness. Il corpo come soglia politica

Il progetto, curato con la collaborazione della neodiplomata Elisa dell’Accio, nasce da un’esigenza di studio e sperimentazione sul campo, intrecciando arte, postumanesimo e studi di genere. Proprio dall’esperienza di tesi di Dell’Accio parte uno dei primi momenti significativi: la video installazione “Make your own Magic”, realizzata con Nal, artista non binario protagonista anche dell’incontro a seguire. La riflessione sul corpo e sull’identità si muove lungo una traiettoria politica e poetica che vede protagonisti artisti come José Witteveen, che apre il primo incontro con una testimonianza sulle pratiche collaborative e il progetto “Orlando”, ispirato all’opera di Virginia Woolf, e Paul B. Preciado, il cui documentario “Orlando. My Political Biography” sarà proiettato in Aula Magna l’8 aprile.

Performance, memoria, attivismo

Tra i momenti performativi più attesi: la composizione sonora “Furcinón nastro magnetico” di Not-Sky-Odìsseo, che miscela improvvisazione strumentale, archivi personali e cultura pop degli anni ’90 in una narrazione intima e dirompente, e lo spettacolo “ODORI” di Gianluca Pezzino, che reinterpreta l’estetica del teatro giapponese per esplorare il maschile in relazione al femminile.

Particolarmente intensa la mia performance partecipata, “Sì, sono una puttana”, ispirata a un testo di Clementine Morrigan e preceduta da un laboratorio incentrato sulla narrazione dei corpi e delle esperienze queer.

Spazi autogestiti e comunità

Il progetto si muove anche al di fuori delle aule, richiamando esperienze di spazi autogestiti e collettivi attivisti, come nel caso della mostra “Incorpora”, che propone una lettura intersezionale del corpo attraversato da poteri coloniali, di genere, specisti, carcerari. O del laboratorio finale del 29 aprile, animato da collettivi transfemministi romani, che culminerà in una mostra degli elaborati prodotti durante la giornata.

Arte come veicolo di liberazione

A chiudere il cerchio, la conferenza di Andrea Acocella, curatore e fondatore dello spazio indipendente bar.lina, che ripercorre la storia dell’attivismo LGBTQIA+ attraverso l’arte, dagli anni ’70 ad oggi, fino alle più recenti teorie sull’attivismo curatoriale. Un’occasione per riflettere su come l’arte possa farsi linguaggio di inclusione, disobbedienza e liberazione.

“Queerness e Arte Trasformativa” non è solo un evento accademico. È un manifesto esperienziale, un gesto di apertura alla pluralità dei corpi, delle storie, delle possibilità. Un invito a ripensare l’arte come pratica situata e incarnata, come spazio dove trasformarsi e trasformare.

Programma

Martedì 8 aprile

Ore 10:00 -13:00 Aula 209 – Incontro – José Witteveen, Orlando (l’incontro si terrà in lingua ingelese)

Ore 13:30 -15:30 Aula Magna – Film documentario – Orlando. My political biography di Paul B. Preciado, 2023 (98 min)

Ore 15:30 -16:30 Aula 1 – Performance – Not-Sky-Odìsseo, Furcinón nastro magnetico

Ore 16:30 -19:00 Aula Ex BAR – Mostra e Incontro – Incorpora – Alessia Anita Roscini, Maria Adelaide Mancuso, José Witteveen, Elisa Dell’Accio, Alessia Solla

Martedì 15 aprile

Ore 10:00 – 12:30 Aula 1 e Aula Colleoni – Conferenza e video installazione – Elisa e Nal

Ore 13:00 -15:00 Aula 1 e Aula EX BAR_Cortile – Laboratorio e Performance

Ore 13:00 -15:00 Aula 1 e Aula EX BAR_Cortile – Laboratorio e Performance – Sì, sono una puttana di Barbara Lalle

Ore 15:30 -18:30 Aula 1 – Conferenza – Andrea Acocella: Il linguaggio artistico come veicolo di inclusione sociale

Martedì 29 aprile

Ore 10:00 – 14:00 Aula 1 – Laboratorio – Collettivi di attivismo transfemminista – Francesca Filippini, Alice Ghilardi, Melpomeni Katsouri, Alessia Solla

Ore 15:00 -16:00 Aula 1 e Aula Colleoni – Performance teatrale ODORI (durata 30 m.) di Gianluca Pezzino

Ore 16:00 – 19:00 Aula Ex BAR – Mostra – Allestimento e restituzione degli elaborati prodotti durante il laboratorio svolto in mattinata

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