Abbiamo, tutti o quasi, in questa parte di millennio, l’ansia di arrivare al successo, di realizzarci. Gli anni passano, superi i 50 e quel che volevi raggiungere a volte è ancora così lontano che ti sembra di aver sbagliato tutto. E invece, forse, hai solo bisogno di un aiutino, o magari un gruppo di persone che ti capisca e ti supporti davvero.

Lo so bene, ho 53 anni e mille problemi, non musicali, s’intende. Io e Mozart andiamo d’accordissimo. In certi giorni quando suono sento che mi sta guardando, non dico ascoltando e annuisce vagamente con la testa, mentre ovviamente pensa alla sua, di musica.

Ma sto divagando e arrivo al punto. Dicevo che la vita, soprattutto dopo i 50, è dura per tutti e soprattutto per tutte. Perché viviamo in una società in cui attori, star & imprenditori over 60 non hanno il dovere di dimostrare (almeno) vent’anni di meno, mentre le donne, anche quando fanno un lavoro ‘normale’, troppo spesso si sentono in colpa se non sembrano Demi Moore (la quale, ovviamente, della narrazione del suo rapporto non proprio splendido con il proprio aspetto ha fatto motivo del suo successo come attrice. Non è così normale, ma mi piace sempre commuoverci per i problemi delle celebrità).

Ecco REBEL50, un movimento per ritrovare se stesse

Ecco perché REBEL50, che parte da Instagram ma non si ferma certo social, un movimento che aiuta le donne a riprendersi la propria vita creato da Paola Buratto, mi sembra una gran bella idea.

«Niente ‘maestri di vita’, e niente promesse impossibili. Questo movimento nasce per dare solo strumenti concreti per ricominciare a vivere la propria vita, ognuna a suo modo. E’ un modo per ritrovare se stesse», spiega Paola 55 anni, oggi professionista e imprenditrice di successo, ma non da sempre. «Ho avuto momenti molti complicati, ho cresciuto due figlie praticamente da sola e non è stato sempre facile», racconta.

«Per me è stato fondamentale un viaggio low cost pagato a rate per andare a fare surf sull’oceano. In quella situazione ho ritrovato il filo dei miei pensieri e della mia vita», spiega Paola, che vuol fornire spunti concreti a chi vuol cambiare…

Ma siccome qui siamo su Trap & Rock, un blog musicale di ReWriters, non possiamo mica salutare Paola e lasciarla surfare (anche sui problemi), senza farci lasciare una sua colonna sonora, tra rivoluzione e cambiamento musicale. Eccovi quindi qualche traccia, per ribelli d’ogni età e d’ogni sesso. Ogni canzone è accompagnate da una frase, perché la musica serve. E le parole fanno il resto.

REBEL50 Colonna Sonora del Cambiamento

“Roar” – Katy Perry
E’ un grido di risveglio. Una donna che ritrova la propria voce, smette di sussurrare e comincia a ruggire. È perfetta per chi ha passato troppo tempo a compiacere gli altri… ed è pronta a prendersi il suo spazio.

“This Is Me” – Keala Settle (da The Greatest Showman)
Per accettare ogni cicatrice, ogni sbavatura, ogni parte di te. E camminare a testa alta.

“Stronger (What Doesn’t Kill You)” – Kelly Clarkson
Per i giorni in cui ti senti a pezzi. Spoiler: stai diventando più forte.

“Unstoppable” – Sia
Da ascoltare mentre ti sistemi il rossetto e ti rimetti in piedi. Potente e invincibile.

Tikibombom – Levante
E’ un inno potentissimo alla diversità, all’unicità e al coraggio di essere se stessi, anche quando si è “fuori ritmo” rispetto agli altri.

“Ain’t No Mountain High Enough” – Marvin Gaye & Tammi Terrell
Per ricordarti che nessun ostacolo è troppo grande, se hai un sogno (o te stessa) da raggiungere.

“Confident” – Demi Lovato
Una spinta dritta all’autostima. Per quando ti serve un po’ di fuoco sotto i piedi.

“Respect” – Aretha Franklyn
Perché dopo i 50, se non pretendi rispetto… quando?

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