E’ ormai uscito da un anno, Sensazione ultra, il brano capolavoro tra urban e pop, e noi ve lo riproponiamo come forma di resistenza poetica. Partiamo dall’analisi di questo suo terzo lavoro, dopo Album (2017) e DNA (2020): un sound che continua a essere innovativo dopo 12 mesi, in cui pulsano i mostri sacri della cultura hip hop mondiale (come i produttori London On Da Track e Ronny J) insieme al giovane Endless (esploso da un contest), e si mischiano una musica da cerimonia con la cassa dritta.

Anche i testi si declinano in quattro lingue diverse, come tipico delle scelte artistiche di Ghali: italiano, arabo, inglese e francese. Gli special guest carismatici, da Madame a Marracash e Baby Gang, fino a Axell e Digital Astro, aggiungono un chè di post-esotico e sembra di stare in un suq: un’agorà di volti, suoni, lingue, immagini (curate dal maestro Nabil Elderkin), pensieri.

Il fatto è che Ghali vuole trasformare l’Italia da Paese vecchio in Paese nuovo (lo dice a chiare lettere in Bayna, il brano di apertura, coinvolgente e intenso, coi suoi multicolori):

La nuova Italia passa anche attraverso il Mediterraneo, la musica araba, la contaminazione. L’Italia nel mondo, oggi, è questo. Non è una sola cosa”.

Mi pare che il messaggio sia forte e chiaro: ecumenico, internazionale, di grande apertura, a partire dalla radice umana che ci accomuna tutti e tutte.

Ghali e le collaborazioni musicali

Anche la scelta delle feat parla chiaro, sono tutti e tutte artisti diversissimi. E poi Madame, artista irriverente per eccellenza, insieme a Massimo Pericolo, con cui firma il mio brano preferito, Pare:

Ero in studio con Madame – disse Ghali – parlavamo di bullismo e violenza. C’è una wave, quella che ci spinge a vedere il Joker o Maleficent, che dà parola ai cattivi. È interessante ascoltare il punto di vista di chi ha intrapreso strade sbagliate”.

Mitico anche per questo, perchè cerca di capire il punto di vista degli altri, proprio come recita il Manifesto di ReWriters: Un punto di vista è solo la vista da un punto. E, così facendo, agisce la mutua inclusione, allarga le braccia per accogliere, polverizzando i concetti di minoranza e maggioranza.

I retroscena di Sensazione ultra

Un disco nato da un suo viaggio in Tunisia, dove il produttore Rat Chopper, gli ha presentato un ragazzo povero con una voce pazzesca e insieme hanno lavorato su Bayna. Poi il ragazzo è scappato nonostante un’ottima offerta economica che gli avrebbe permesso di cambiare vita. Da lì, anche la riflessione, divenuta pubblica con le sue dichiarazioni, sui giovani che nonostante vengano ostacolati, lottano per ritagliarsi uno spazio.

Ascoltate anche il brano Bravo, col tocco di London On Da Track, scritto anche con OrelSan, una delle grandi menti dietro Stromae, e Fortuna, nato guardando i combattimenti di Ken il guerriero anche se parla d’amore, o Free Solo, in collaborazione con Marracash, che ci fa guardare dritti negli occhi l’attualità.

Moon rage non mi fa impazzire, ma ci sta. E’ stato pensato per il ritorno alla musica live dopo la pandemia, e funziona. Walo invece sì che mi fa impazzire, ed è un po’ il simbolo del lavoro, in cui l’antirazzismo è esplicito:

Nel ritornello ripeto ‘non abbiamo niente’ – confidò – mi riferisco a quando, per il mio solo aspetto fisico, vengo bloccato negli aeroporti e alle dogane. Senza un vero motivo, senza avere nulla addosso. Quando viaggio ho sempre problemi. E non è giusto. La musica del brano è speciale, è tratta dalle cerimonie nord africane. Credo sia davvero qualche cosa di inedito per l’Italia”.

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