Vengo da una generazione per la quale il massimo della ricchezza non era possedere cose costose, ma viaggiare lontano. Il momento di maggior lustro era la partenza per le vacanze natalizie (che per osmosi ha visto nascere i cinepanettoni). In montagna, certo, ma soprattutto al mare d’inverno, e preferibilmente in Africa. In Kenia verso spiagge bianchissime con annesso piccolo safari fotografico a Ngorongoro, Masai Mara, Tsavo. Nomi che rimandano a spazi sterposi, ricerca affannosa di animali e tutt’intorno un carosello di corpi bellissimi di donne e di uomini dipinti, adornati di gioielli. Oggi va il luxury bungalow alle Maldive o, peggio del peggio, il grattacielo 9 stelle a Dubai con photo opportunity assicurata. Sign o’the time. (Foto: Angelo Cricchi).
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