Il 5 ottobre 2024 il mondo si è fermato per piangere la scomparsa di Sammy Basso, il giovane 28enne affetto da progeria, una rara malattia genetica che prevede l’accelerazione del processo di invecchiamento. Nonostante la sua malattia, Sammy è diventato un simbolo di speranza, forza e coraggio per milioni di persone. La sua famiglia ha annunciato la notizia con un commovente messaggio, ricordando a tutti la grande lezione di vita lasciata da Sammy:

Vivere la vita con pienezza”.

Chi era Sammy Basso

Nato nel 1995, a Sammy è stata diagnosticata la sindrome di Hutchinson-Gilford (progeria) fin dalla tenera età. Questa condizione estremamente rara colpisce circa un bambino ogni 4-8 milioni di nati e porta ad un invecchiamento precoce, con aspettative di vita molto ridotte.

Sammy ha utilizzato la sua visibilità per sensibilizzare il pubblico sulla progeria e per raccogliere fondi a favore della ricerca scientifica. La Fondazione Sammy Basso, da lui fondata, ha lavorato senza sosta per promuovere lo studio e la cura di questa malattia, riuscendo a ottenere riconoscimenti a livello internazionale.

Grazie al suo impegno, Sammy è diventato una voce autorevole nel mondo della ricerca e della divulgazione scientifica. Ha partecipato a numerosi programmi televisivi, conferenze e persino documentari, portando il suo messaggio di resilienza e voglia di vivere.

La lezione di vita di Sammy

La famiglia di Sammy, nel comunicare la sua morte, ha sottolineato come la sua vita fosse un esempio di come vivere con gioia e gratitudine, nonostante le avversità. La vita è preziosa, amava dire Sammy, e ha dimostrato, con il suo atteggiamento positivo e la sua determinazione, come ogni momento possa essere vissuto con intensità.

“La malattia mi toglie molto, ma mi dà anche molto: la mia famiglia é qui, in questa vita; i miei amici sono qui, in questa vita; io e te parliamo, ridiamo e scherziamo insieme perché siamo qui, in questa vita: la mia materia preferita è il futuro, ma voglio vivere e vivermi a pieno il qui ed ora. La malattia è solo una sfumatura”

Il messaggio di speranza

Oltre al contributo scientifico, Sammy ha lasciato un’eredità morale e umana. Il suo ottimismo contagioso, la sua capacità di affrontare la malattia con un sorriso e il suo desiderio di vivere fino in fondo resteranno un esempio per chiunque abbia avuto il privilegio di conoscerlo, direttamente o attraverso i media.

Sammy ci ha insegnato che, anche nelle condizioni più difficili, è possibile trovare un senso di gratitudine e pienezza nella vita. La sua perdita rappresenta una grande tristezza, ma il suo spirito continuerà a ispirare chiunque cerchi la forza di affrontare le proprie sfide quotidiane.

Il documentario di HBO La vita secondo Sam ha contribuito a diffondere la consapevolezza sul lavoro svolto per combattere la progeria e sulla Progeria Research Foundation (PRF) in tutto il mondo. Questo film, toccante e pluripremiato, è un potente inno alla speranza, all’amore e alla determinazione.

Dalla sua prima proiezione al prestigioso Sundance Film Festival, nel gennaio 2013, La vita secondo Sam ha catturato l’attenzione del pubblico, ottenendo numerosi riconoscimenti, tra cui un Emmy. Il documentario, della durata di 90 minuti, racconta la storia di Sam Berns, un giovane affetto da progeria, e il percorso dei suoi genitori e della PRF alla ricerca di una cura. Attraverso il loro esempio, il film ha ispirato milioni di persone, mostrando come affrontare la vita con coraggio e positività.

La sua vita è stata una testimonianza di coraggio, resilienza e amore per la vita, un esempio che continuerà a ispirare le generazioni future. Sammy ha vissuto pienamente, nonostante la malattia, e ha mostrato a tutti noi come affrontare le difficoltà con dignità e positività.

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