A Roma arriva la mostra dell’artista giapponese Yoshitaka Amano, Amano Corpus Animae, presentata per la prima volta in Italia al Lucca Comics & Games, poi a Milano e ora nella capitale italiana, a Palazzo Braschi, insieme a tante altre mostre.

La mostra commemora alcune delle tappe più importanti di Amano, un artista leggendario da Shizuoka, Giappone.

Gli inizi di Amano: Vampire Hunter D

Illustrazione di Vampire Hunter D

Yoshitaka Amano ha sempre avuto uno stile unico, viaggiando tra stili, media e tecniche diverse, riuscendo a ricavarsi il suo spazio e diventando uno dei più grandi storyteller visivi a cavallo tra il XX e il XXI secolo. Le sue opere uniscono stili orientali e occidentali in un equilibrio delicato, spostandosi tra tradizione giapponese e Art Nuveau e Surrealismo.

Tra le prime opere troviamo Vampire Hunter D, una serie di romanzi scritta da Hideyuki Kikuchi e illustrata da Amano. La serie conta 35 volumi, usciti dal 1983 in poi, ed è stata in seguito adattata in diversi media come audio drama, manga e anime.

Tra le varie illustrazioni di Vampire Hunter D presenti nella mostra si nota un’atmosfera cupa, scura, gotica, che raffigura perfettamente la trama dei romanzi: in un futuro post-apocalittico, la Terra è dominata da vampiri, da cui gli umani cominciano a ribellarsi e D, il protagonista, è un dampiro, metà uomo e metà vampiro, che caccia vampiri sfruttando questa sua doppia natura e le sue doti di combattimento.

D è quindi un personaggio ambiguo, ma anche pieno di calma e dominio di sé, e viene rappresentato nelle illustrazioni di Amano proprio diviso tra vita e morte, tra oscurità e luce, andando a raffigurare questa sua doppia identità.

D, personaggio principale della saga

Final Fantasy

Le opere per cui Amano è forse più riconosciuto troviamo Final Fantasy, una serie di videogiochi di ruolo di casa Square Enix. I videogiochi della serie trattano di futuri apocalittici in cui i protagonisti si ritrovano a combattere chi comanda per ristabilire l’ordine dei loro mondi.

Illustrazioni per Final Fantasy VII

Yoshitaka Amano contribuisce alla serie con i suoi disegni e concept art per i personaggi dei videogiochi, legando storicamente il suo nome a quello di Final Fantasy. L’autore ha il ruolo di lead artist e character e graphic designer nei primi sei titoli della saga, ma rimane designer per tutto il resto della serie, infondendo nella serie il suo stile goticheggiante, misterioso e cavalleresco.

Il suo capolavoro più grande arriva con Final Fantasy IV: nelle illustrazioni della città steam-punk del videogioco si respira l’aria soffocante che permea nel gioco. Il personaggio principale della serie, Terra, figlia di un Espert e di un’umana, è mezzosangue e ha connotati soprannaturali che si sposano perfettamente con lo stile etereo di Amano, proprio come per D il cacciatore di vampiri.

Un’eredità immensa

Le illustrazioni del maestro Amano non si fermano qui: nella mostra troviamo anche le sue illustrazioni realizzate per le copertine di alcuni numeri della Marvel e della DC, nella sezione della mostra denominata Icons, insieme alle sue illustrazioni per Sandman. Cacciatori di Sogni, nate dalla collaborazione con Neil Gaiman.

Questa collaborazione tra Amano e lo scrittore britannico sembra cadere a pennello. Le atmosfere mistiche del maestro giapponese si sposano perfettamente con la narrazione metafisica di Gaiman: “Le scene sembrano sospese nel tempo, invitando lo spettatore a riflettere sul significato più profondo delle immagini e dei racconti”, si legge su uno dei pannelli della mostra.

Le sezioni della mostra non finiscono qui, il viaggio tra le opere del maestro Yoshitaka Amano è ancora lungo e pieno di meraviglie che potrete visitare a Palazzo Braschi a Roma fino al 12 ottobre 2025.

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