Oggi porto alla vostra attenzione uno dei libri scritti dal fondatore di Bizzarro Bazar Ivan Cenzi, esploratore del perturbante, del macabro, dello strano e del meraviglioso.

Il lavoro, dal titolo La donna anatomica, fu da lui presentato per la prima volta nel 2017 durante Scientiae Padova – Gli storici che riscrivono la storia in chiave multidisciplinare; Sesta Conferenza Internazionale Scientiae. Disciplines of Knowing in the Early Modern Worlds organizzata da Dissgea Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell’Antichità dell’Università degli Studi di Padova in collaborazione con docenti dell’Università di Galsgow e di Oxford.

Nel luglio dello stesso anno Ivan Cenzi portò il suo intervento anche all’Università di Winchester nell’ambito delle giornate di studio Death and The Maiden dedicate ai rapporti tra morte e femminismo.

Frutto di anni di ricerche, questo studio esamina il motivo iconografico e concettuale della donna sezionata che, dal Medioevo, aveva come unico scopo di colpire il potere attribuito alla seduzione femminile in grado di attrarre con il proprio fascino e distogliere dal bene con lusinghe e allettamenti.

La dissezione del corpo femminile, simbolica e concreta

Il fascino delle donne è stato cantato dai poeti di ogni epoca, ma anche temuto. Per contrastare il potere seduttivo delle donne, che rischiava di mettere in pericolo il potere degli uomini, si sono messe in atto diverse strategie. Tra queste una in particolare rientra perfettamente nell’ampia ricerca di Ivan Cenzi che esplora gli ambiti del perturbante, dell’osceno, del liminale, ossia di tutto ciò che sta ai margini della cultura.

La dissezione del corpo femminile, che si presentava più o meno simbolica o concreta, ha spesso avuto lo scopo di sabotare il potere seduttivo della femmina. Sin dal Medioevo alcuni teologi consigliavano, a chi provasse troppa attrazione verso il corpo della donna, di visualizzarla sezionata ossia immaginarsi di aprire il suo corpo tagliandole il ventre ed esporre le viscere per dimostrare che tutto ciò che sembrava seducente altro non era che un sacco di budella e di umore disgustosi.

Inizialmente l’artificio della dissezione fu un esercizio spirituale e mentale, ma con l’avvento dell’anatomia si è trasformato divenendo più raffinato sia dal punto di vista concettuale che iconografico. Il tema della donna anatomica lo si ritrova nella storia della religione, della scienza, dell’arte, della letteratura e dello spettacolo.

Il libro analizza alcune pratiche, come il classico numero di magia della donna segata a metà dandone una lettura femminista con il contributo dello storico e teorico dell’illusionismo Mariano Tomatis. Poi prosegue affrontando la dicotomia tra volto e utero che a sua volta rimanda ad una dicotomia più antica tra Maria ed Eva. E prosegue con l’analisi dell’anatomia e l’approfondimento della dissezione del corpo femminile evidenziando la differenza tra bellezza e viscere esposte.

L’ebook gratuito scritto da Ivan Cenzi La donna anatomica si colloca in un periodo storico in cui l’analisi e la graduale ridefinizione della società si sta impegnando per allontanarla dal maschiocentrismo imperante che troppo spesso si è involuto in bieco fallocentrismo e troppe volte ha ostacolato la vita delle donne.

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