È nato prima l’uovo o la gallina? Uno studio su Nature ci dà la risposta
È nato prima l’uovo o la gallina? Finalmente la scienza ha risolto il mistero che ha incuriosito intere generazioni.
È nato prima l’uovo o la gallina? Finalmente la scienza ha risolto il mistero che ha incuriosito intere generazioni.
“Professore per favore mi sa dire cosa è nato prima l’uovo o la gallina? Che figura il professore non lo sa!“
Iniziava così una delle filastrocche che mi cantava mia nonna da bambina, La classe degli asini di Natalino Otto. Ma se nel 1948, quando uscì questa canzoncina, ancora non si sapeva chi dei due fosse nato prima, oggi possiamo finalmente dire che la scienza ha trovato una risposta.
Da quanto emerge dallo studio condotto dall’Università di Ginevra e pubblicato sulla rivista scientifica Nature, è nato prima l’uovo della gallina. La chiave di questa risposta si trova nel Chromosphaera perkinsii, un organismo unicellulare scoperto nel 2017 nei sedimenti marini delle isole Hawaii che abita la Terra da più di un miliardo di anni e che possiede proprietà genetiche straordinarie. Sotto la guida del professor Omaya Dudin del Dipartimento di Biochimica della Facoltà di Scienze dell’Università di Ginevra, i ricercatori hanno scoperto che, una volta raggiunta la sua dimensione massima, il Chromosphaera inizia a dividersi creando colonie pluricellulari. Un fenomeno che, per via sia della struttura tridimensionale che si viene a creare sia per l’attività dei geni, ricorda i primi stadi dello sviluppo embrionale degli animali.
Lo studio mostra quindi che questi meccanismi erano già presenti sulla Terra in tempi così antichi da precedere non solo la gallina, ma ogni forma di vita. Inoltre, studiando l’attività genetica nelle colonie, in collaborazione con il Dr. John Burns del Bigelow Laboratory for Ocean Sciences, sono emerse notevoli somiglianze con i geni responsabili del complesso sviluppo multicellulare negli animali.
“La scoperta di questa specie ci permette di tornare indietro nel tempo di oltre un miliardo di anni“, ha spiegato Marine Olivetta, prima firmataria e autrice dello studio.
L’identificazione di Chromosphaera perkinsii non si limita solo a svelare un mistero che da sempre attrae intere generazioni, ma ci aiuta anche a comprendere meglio come la vita sia passata da organismi unicellulari a forme pluricellulari complesse.
“Anche se si tratta di un organismo unicellulare, il comportamento di Chromosphaera perkinsii dimostra che processi di coordinazione e differenziazione multicellulare erano già presenti prima dell’emergere dei primi animali sulla Terra“, ha spiegato il professor Dudin.
Le prove raccolte nel corso di questa ricerca non solo potrebbero
“gettare nuova luce su un annoso dibattito scientifico riguardante fossili di 600 milioni di anni fa che somigliano a embrioni“,
ma secondo gli studiosi potrebbero
“mettere in discussione alcune concezioni tradizionali sulla multicellularità”,
dimostrando che questo processo potrebbe essere stato più antico e diversificato di quanto si pensasse.