Nel panorama editoriale odontoiatrico italiano spiccano numerosi i trattati, gli atlanti e altro materiale letterario in tema di implantologia dentale. Pubblicazioni di elevatissimo pregio, tanto da porre l’Italia al top internazionale nel settore. Accanto a queste eccellenze il Dott. Enrico Licciardi

Laureato in Medicina e specializzato in odontostomatologia e protesi dentale presso l’Università La Sapienza di Roma, è iscritto all’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri dall’01/12/1983. Negli anni ‘90 si interessa alla medicina estetica esercitando l’attività professionale presso studi prestigiosi come indipendente e come collaboratore: ha diretto il reparto di medicina estetica nella clinica “Città Bianca” del gruppo INI S.p.A. di Veroli (FR).

Nel suo percorso professionale ha potuto verificare la possibilità di integrare trattamenti estetici in pazienti dell’area odontoiatrica con notevole beneficio clinico ed economico. Oggi la primaria importanza è di poter offrire al paziente odontoiatrico un servizio più ampio e completo, in un ambiente clinicamente e tecnicamente adeguato.

Dott. Licciardi, cos’è l’implantologia orale?
L’implantologia orale e una modalità di trattamento indicata per sostituire gli elementi dentali mancanti o quelli a prognosi infausta. È una terapia affidabile, con un’elevata percentuale di successo, accettata dalla comunità scientifica e professionale internazionale. La realizzazione della riabilitazione impianto-protesica necessita di un intervento chirurgico e della costruzione di un manufatto protesico che, per essere eseguiti correttamente, richiedono l’uso di attrezzature idonee e tecnologia dedicata.
Per il raggiungimento di un risultato ottimale il clinico deve verificare la presenza dell’indicazione al trattamento o di eventuali controindicazioni, informare adeguatamente il paziente, fare le opportune valutazioni anamnestiche, diagnostiche e prognostiche, mettere in atto i necessari trattamenti preventivi e/o terapeutici capaci di ridurre il rischio di complicanze e, infine, applicare un corretto protocollo clinico.
La chirurgia implantare deve essere eseguita in ambienti strutturalmente idonei con l’ausilio di apparecchiature tecnologicamente adeguate e di una strumentazione appropriata.

Cos’è un impianto dentale?
Un impianto dentale è una vite in titanio che viene progettata per sostituire la radice di un dente naturale che è venuto a mancare. Tale vite, inserita nell’osso in cui prima c’erano i denti naturali, si integra in modo graduale nella bocca del paziente.
Gli impianti dentali si integrano perfettamente con l’osso e diventano un punto di ancoraggio ottimale per il dente sostitutivo, in gran parte per merito delle proprietà biocompatibili del titanio. Le modalità di sostituzione di un dente naturale non più presente sono sostanzialmente tre.
La prima opzione comporta una protesi dentale parziale rimovibile, la seconda un ponte dentale sui due denti contigui limati, e la terza, oggi più utilizzata, prevede un impianto dentale che fornisce il supporto per una corona fissa in ceramica. Naturalmente quando il paziente presenta la mancanza di diversi denti, la strategia di cura cambia e prevede il posizionamento di più impianti dentali in punti strategici: una sorta di architettura di base in cui le viti rappresentano i pilastri in grado di reggere il ponte dentale fisso. Tale metodica permette di ridurre i costi del trattamento in quanto limita il numero degli impianti dentali da inserire, ed è inoltre ottimale in quanto a resistenza nel tempo.

L’impianto dentale provoca dolore?
Il trattamento implantologico non è strettamente doloroso, in quanto tutti gli odontoiatri sottopongono il paziente ad anestesia locale per ridurre al minimo fastidi e dolore. L’anestesia locale viene effettuata con farmaci anestetici appositamente sviluppati per la chirurgia orale, estremamente efficaci e senza controindicazioni. Il trattamento farmacologico post implantologia prevede farmaci specifici per minimizzare l’insorgenza del dolore post- operatorio. Il processo di ricostruzione dell’osso può essere accelerato mediante tecniche rigenerative, in particolare negli ultimi anni è molto diffusa l’applicazione dell’implantologia computer assistita.

Quali fasi prevede l’implantologia?
Come in altri trattamenti odontoiatrici è necessario sottoporre il paziente ad una visita preliminare e ad una serie di esami quali radiografie, calchi in gesso e fotografie digitali per valutare la possibilità di effettuare o meno un trattamento di implantologia dentale. A seguito del buon esito della visita, al paziente viene somministrato un anestetico locale prima di procedere con l’inserimento dell’impianto dentale. Il medico odontoiatra seguirà il decorso post trattamento ed effettuerà ulteriori visite di controllo nei giorni successivi alla messa in posa dell’impianto.
È perfettamente normale, dopo l’intervento, che il paziente avverta gonfiore a livello di gengive e tessuti molli. Questi disturbi sono generalmente controllati da un normale analgesico abbinato a una terapia antibiotica. Inoltre, l’impianto dentale deve essere curato e controllato regolarmente, proprio come i denti naturali. Igiene quotidiana e visite di controllo permettono al paziente di poter contare sulla propria protesi per numerosi anni.

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