Femminismo: significato e composizione.

Significato: Il termine femminismo include un ampio gruppo di movimenti politico-sociali e ideologie che puntano a stabilire l’uguaglianza politica, sociale ed economica dei sessi e un loro uguale trattamento all’interno della società. La parola femminismo inoltre include:

  •  La posizione o il comportamento di coloro i quali auspicano a questa parità poiché le donne sono state, ed in parte sono ancora oggi, discriminate e in una posizione subordinata rispetto a quella degli uomini.
  • La non interferenza del sesso biologico in aspetti come identità sociale o diritti politici ed economici della persona.
  • Il movimento politico, sociale e culturale sviluppatosi nell’Ottocento e che mirava ad ottenere pari diritti tra uomini e donne, contrastando l’oppressione di genere.

Tuttavia, più che di femminismo, sarebbe corretto parlare di “femminismi”, in quanto questo movimento si è sviluppato con caratteristiche proprie a seconda del tempo e del luogo in cui si è sviluppato. Inoltre, al suo interno sono numerosissime le teorie e gli approcci, fatto che rende il movimento femminista complessissimo e incredibilmente eterogeneo.

Etimologia: Il termine femminismo compare in Europa a partire dal XX secolo e aveva due differenti significati: il primo, che veniva usato in Francia nel campo medico, si riferiva ad un indebolimento del corpo maschile. Il secondo, più vicino al significato moderno, si riferiva ai movimenti per il diritto di voto femminile nel contesto francese.

Femminismo fu il nome grazie al quale il movimento femminista ha ottenuto fama internazionale a metà del Novecento. Tuttavia, negli anni Settanta il termine fu al centro di numerose contestazioni, infatti, molte donne rifiutavano di definirsi femministe in quanto associavano il termine all’emancipazionismo.

Alcuni tipi di femminismo:

  • Femminismo socialista: Si manifestò in Francia e fu creato dai socialisti utopisti. Le femministe di questo movimento coniugano le richieste di uguaglianza giuridica a rivendicazioni economiche come, per esempio, l’aumento dei salari e il diritto al lavoro.
  • Femminismo lesbico: nasce poiché le donne lesbiche erano discriminate dal femminismo stesso. Le partecipanti a questo movimento credevano che le donne stesse avessero interiorizzato le categorizzazioni del patriarcato, tramite cui gli uomini dividevano la società.
  • Femminismo nero: nasce nel 1977 a Boston. Questo movimento oltre a denunciare il maschilismo bianco, denunciava anche il sessismo nero, preoccupandosi del poco spazio concesso alle donne afroamericane nel mondo del lavoro. Inoltre, il movimento era fortemente radicale e si nutriva di una forte ispirazione marxista.

Sull’argomento consiglio la lettura dell’articolo “un manifesto femminista contro la cultura dello stupro”, pubblicato da Lorenza Spampinato all’interno della rivista Rewriters (https://rewriters.it/x-di-valentina-mira-un-manifesto-femminista-contro-la-cultura-dello-stupro/).

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