Il fallo non ha un’esistenza materiale, anatomica — quella che gli viene assegnata nel farlo coincidere con il pene, l’organo anatomico maschile— ma è, al contrario, una rappresentazione di quest’ultimo, un’elaborazione che entra in gioco nella vita psichica del bambino o della bambina, sia nella sua forma immaginaria che in quella simbolica. Foto di Guido Fuà. Tema del mese: Cultura Queer.

Condividi: