Il 31 luglio è la giornata mondiale dell’Orgasmo.
Anzi, per essere precisi è una delle due giornate mondiali dell’Orgasmo, l’altra ricorre tra il 20 e il 22 dicembre, e non è escluso che in quella data ricorderò nuovamente l’evento con un post. È necessario ricordarlo in ogni occasione dal momento che non si conosce, ma soprattutto che di orgasmo si parla ancora poco e male (soprattutto dell’orgasmo femminile).
Due date dedicate all’orgasmo…perché? Il perché ce lo raccontano due storie.
Il 31 luglio celebriamo il National Orgasm Day, che viene festeggiato prevalentemente in Inghilterra, Australia, Stati Uniti e Canada. Il National Orgasm Day celebra l’orgasmo e aspira al raggiungimento della consapevolezza sulle questioni connesse all’orgasmo. La sua origine è particolare, e sembra uscita da un libro di Jorge Amado.
Siamo in Brasile, a Esperantina, una cittadina di poco meno di 40.000 abitanti nello Stato del Piauì. E’ il 2007, il consigliere José Arimateia Dantas Lacerda approva una legge in cui chiede agli uomini di assicurare l’orgasmo alle loro mogli, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sulla sessualità femminile e ridurre i tabù e i pregiudizi intorno alla stessa. La legge verrà chiamata del debito sessuale. Debito nei confronti delle donne, il cui piacere è spesso relegato in secondo piano.
Per celebrare l’evento il consigliere istituisce l’International Female Orgasm Day, che qualche anno dopo darà vita (una sorta di spin off) al National Orgasm Day.
Tra il 20 e il 22 dicembre di ogni anno (in coincidenza con il solstizio d’inverno), invece, a partire dal 2006 si festeggia il Global Orgasm Day, l’idea è di Donna Sheehan, Paul Reffel e Sols Saloojee tre attivisti di San Francisco che invitavano partecipanti di tutto il mondo ad avere un orgasmo in quel giorno pensando alla pace (riferendosi nello specifico al conflitto in Iraq in corso all’epoca).
Il Global Orgasm Day non ha nulla a che vedere con il National Orgasm Day, ed è per questo che tutto il mondo ha due giornate all’anno dedicate all’orgasmo.
Il 31 luglio la giornata va celebrata così:
- “Orgasmando”, ovvero raggiungendo orgasmi (ma, volendo, anche procurandone ad altri)
- Acquisendo consapevolezza su cosa sono gli orgasmi e su come averne, sui benefici che un orgasmo procura alla salute, e sull’orgasm gap, sul divario tra l’orgasmo maschile e quello femminile
- Discutendo e riflettendo sulla pratica della finzione dell’orgasmo.
Insomma, oltre al piacere, gli ospiti d’onore della festa sono consapevolezza, educazione e abbattimento di tabù e pregiudizi.
E naturalmente non si può ignorare l’invito alla costanza: la pratica orgasmica va celebrata quotidianamente, o più spesso che si può. Solo così possiamo vivere il piacere godendo dei suoi effetti benefici, vivendo la gioia dell’esplorazione e della sperimentazione, senza ansie da prestazione, dandoci la possibilità di sbagliare (perchè se una volta non va bene, quella successiva andrà meglio) e divertendoci.
Perchè in finale un orgasmo può essere puro divertimento.
Buona giornata mondiale dell’Orgasmo a tutti