Grammy Awards: tra musica, politica e democrazia
Ai Grammy Awards 2025, Beyoncé vince Miglior album dell'anno, mentre Lady Gaga e Shakira si schierano contro il neo-presidente Donald Trump.

Ai Grammy Awards 2025, Beyoncé vince Miglior album dell'anno, mentre Lady Gaga e Shakira si schierano contro il neo-presidente Donald Trump.
Nell’edizione 2025 dei Grammy Awards, che si è tenuta domenica 2 febbraio nella Crypto.com Arena di Los Angeles, la politica è entrata nelle parole e nelle dichiarazioni dei cantanti nominati e vincitori. Come spesso accade visto che, specialmente negli Stati Uniti d’America, le celebrità si schierano politicamente di fronte al loro pubblico, anche supportando il candidato o la candidata che preferiscono e che loro stessi voteranno.
In questa edizione dei Grammy, alcune celebrità hanno criticato, direttamente o indirettamente, le politiche di Donald Trump, eletto come 47esimo presidente degli Stati Uniti d’America lo scorso 20 gennaio. Lo stesso giorno in cui ha firmato nuove leggi riguardanti i migranti e le persone della comunità LGBT+.
Prima di parlare degli scontri con le politiche di Trump, vediamo uno dei lati positivi della serata. I Grammys fanno sempre parlare di sé stessi in modo controverso anche senza bisogno della politica. Una delle conversazioni che spesso ritorna è come, per alcuni generi, le vittorie vadano sempre allo stesso gruppo di persone. Ma a volte esce uno spiraglio di luce che riesce a rassicurarci. È il caso di Beyoncé, che, durante la serata di premiazione dell’edizione dei Grammy Award 2025, è stata premiata per le categorie Miglior album dell’anno e Miglior album country con il suo Cowboy Carter, arrivando a detenere il record per più Grammys per un artista, ovvero, 32 Grammys. È la prima volta che una persona afroamericana vince in questa categoria, presidiata solitamente da artiste e artisti bianche/i.
Beyoncé è riuscita a sfocare i bordi del concetto di generi musicali, che spesso limita la creatività degli artisti, grazie al suo album. La cantante, al momento della premiazione, ha dichiarato:
“A volte ‘genere’ è una parola in codice che ci tiene al nostro posto come artisti” — continua — “E io voglio solo incoraggiare le persone a fare quello di cui sono appassionati, e di essere persistenti”.
Questo è un grande momento per lei e tutta la comunità afroamericana, visto che il suo album mira a onorare artisti musicali afroamericani.
Durante la serata di premiazione, Lady Gaga è salita sul palco dei Grammy per ricevere il premio per Miglior duetto insieme a Bruno Mars per il loro brano Die with a smile. Mentre riceveva il premio, la star ha lanciato una dichiarazione sulle norme anti-transgender del neo-presidente degli USA. In uno dei provvedimenti firmati nello stesso giorno della sua proclamazione, Trump ha ordinato l’esistenza di soli due generi negli Stati Uniti d’America, uno maschile e uno femminile, e questo non può essere cambiato.
Lady Gaga, che non nasconde il suo odio per Trump e il suo supporto per Biden e Harris, ha voluto difendere le persone transgender sul quel palco:
“Stasera voglio solo dire che le persone trans non sono invisibili. Le persone trans meritano amore. La comunità queer si merita di essere sostenuta. La musica è amore. Grazie”.
La dichiarazione di Lady Gaga si fa sentire per tutta l’arena: una dichiarazione forte, utile e, purtroppo, necessaria dopo i provvedimenti di Trump.
In questo testo, nominato dal neo-presidente
“difendere le donne dall’estremismo dell’ideologia gender e ripristinare la verità biologica nel governo federale”,
non spicca solo la questione dei due generi — che Trump, come la maggior parte dei conservatori negli USA, sembra non aver capito, visto che sesso e genere sono due cose differenti — ma anche una questione riguardante i passaporti delle persone transgender e non-binarie. Secondo il provvedimento a difesa delle donne, l’identità non-binaria non sarà più riconosciuta negli USA e non sarà quindi segnata in alcun tipo di documento personale. Lo stesso varrà per il cambio del sesso sui documenti, quindi le persone trans non potranno più avere documenti propri con il genere che li rappresenta. Questo provvedimento avrà effetti su circa 2,8 milioni di americani, ovvero coloro che si identificano come transgender o/e non binari secondo il Williams Institute at UCLA School of Law.
Poche ore prima delle parole di Lady Gaga, anche Shakira si è fatta sentire sul palco dei Grammy Award. L’artista colombiana ha vinto il premio di Migliore Album Pop Latino con il suo album Las mujeres ya no lloran (Le donne non piangono più) e nel suo discorso ha voluto dedicare la vittoria a tutti i suoi “fratelli e sorelle” immigrati negli Stati Uniti. Infatti Trump ha anche adottato politiche dure nei confronti degli immigrati degli USA, attuando deportazioni di massa e firmando un ordine esecutivo per porre fine allo ius soli.
Le deportazione dei migranti aumenta esponenzialmente, anche per avvalorare le promesse elettorali fatte da Trump, e in poco tempo supereranno i numeri di qualsiasi altro presidente degli Stati Uniti d’America. Per questo, Shakira ha deciso di dedicare questa vittoria a loro, dichiarando:
“combatterò sempre con voi e con tutte quelle donne che lavorano duramente ogni giorno per sostenere le loro famiglie. Voi siete i veri lupi. Quindi questo è anche per voi”.
Questa edizione dei Grammy Award ci ha portato a pensare molto, soprattutto rispetto al futuro politico degli Stati Uniti, ma non solo. L’ascesa di politiche di estrema destra è un problema che vediamo anche in Europa: basti pensare alla crescita del partito tedesco Alternative für Deutschland (Alternativa per la Germania) in Germania o alle politiche di espulsioni francesi, visto che la Francia è il paese europeo con i maggiori ordini di espulsione, anche se scarsamente attuati (come in tutti i paesi europei). La democrazia è in pericolo, e Trump sta cercando di sostituire l’idea di governo con quella di comando, e l’unicità di pensiero, come ci insegna la storia, può solo portare conseguenze disastrose.
La vittoria di Donald Trump sembra aver svegliato l’Europa, forse proprio perché l’ascesa della destra estremista è proprio quello che sta succedendo a noi. Bisogna capire e reagire. Con questa tempesta che si è abbattuta sull’America, quello che possiamo fare è imparare e non ripetere gli stessi errori.