Cominciamo questo blog con uno dei brani che, qui in Umbria dove adesso vivo, ascolto di più, ed è Oh Africa! E’ un brano che il 31 gennaio compie 12 anni, e fu pubblicato dalla Interscope Records e dalla Universal Music Group.

Un brano nato per fare beneficenza, interpretato da Akon insieme alla mitica Keri Hilson: lo scopo era raccogliere fondi per la fondazione di Akon stesso, Konfidence Foundation, impegnata per i diritti dei bambini africani meno fortunati (il videoclip fu scelto dalla Pepsi Cola come promo per i mondiali di calcio 2010, infatti nel video appaiono giocatori che hanno partecipato alla produzione come Thierry Henry, Didier Drogba, Kaká, Lionel Messi, Frank Lampard e Andrej Aršavin).

Adoro Akon, classe ’73: tutti voi sapete di certo quanto sia bravo come cantante ma anche come produttore discografico e imprenditore (sono sue le etichette discografiche Konvict Muzik e Kon Live Distribution). Non veniamo dallo stesso paese, io sono gambiano, lui senegalese, ma abbiamo la stessa filosofia di vita: come lui anche io sono musulmano e non ho mai bevuto alcolici, anche se lui possiede una miniera di diamanti e io no 🙂

Per chi non lo conoscesse, il mitico Akon è diventato famoso nel 2004, con Trouble, disco di platino sia in USA che nel Regno Unito. Da lì il decollo mondiale: avrete certamente ascoltato Smack That, in collaborazione con Eminem. Nominato a 6 Grammy Award, ha prodotto molte hit per artisti tra cui Lady Gaga, e ha realizzato una collaborazione postuma con Michael Jackson. Last but not least, è il primo solista ad aver occupato simultaneamente sia la prima che la seconda posizione di Billboard Hot 100.

Questo brano vede la collaborazione di un’altra artista, Keri Hilson, che in Italia in pochi conoscono ma invece ha scritto brani per pesi da 90, tra cui Britney Spears (nell’album Blackout, Hilson oltre che autrice è anche corista).

L’artista-imprenditore è anche un mecenate contemporaneo, impegnato in Senegal in un progetto super-futuribile dal nome Akon City, città di 2.000 acri lungo la costa atlantica, a 62 miglia a sud di Dakar, che quest’anno sembrerebbe davvero avere la possibilità di gettare le sue prime fondamenta, dopo una serie di blocchi.

Il rendering, presentato da Akon nel settembre 2020, prevede condomini, uffici, parchi, un’università, un resort sull’oceano e un ospedale da 5.000 posti letto, con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo del Paese.

Grazie a un accordo bilaterale col presidente senegalese Macky Sall, tutte le transazioni potranno essere effettuate attraverso l’Akoin, una criptovaluta inventata dallo stesso rapper, il quale ha affermato di essere stato ispirato dal film Black Panther e che la sua città sarà un Wakanda nella vita reale che utilizza le ultime tecnologie di blockchain.

Intanto, ad aprile 2021, Akon ha dato il via al progetto di un’altra città, questa volta in Uganda, in accordo con Chris Baryomunsi, ministro per l’edilizia abitativa e lo sviluppo urbano. Ma già dal 2014 esiste Akon Lighting Africa, un progetto che fornisce elettricità in vari paese africani con energia solare.

E ora eccovi il testo di Oh Africa:

I know that we have to take it to the goal
‘cause everyone’s depending on we
See we ain’t got nowhere to go but up,
It’s our destiny

We’re choosing the way,
We’ll do what it takes to get
To the top of the highest mountain
We’ll do anything, we got to prove ourselves
‘cause we know

Oh Africa

See we’ll never be able to forget this day
‘cause it’s the greatest day of our life
See no matter what happens at least we can say
“we came, we saw, we tried”

We’re choosing nowhere,
We’ll do what it takes to get
To the top of the highest mountain
We’ll do anything, we got to prove ourselves
‘cause we know

Oh Africa

This is our time to shine,
Our time to fly,
Our time to be inside the sky
Our time to soar,
Our time to saw,
The last one in football

Oh Africa

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