In concorso a Cannes domani la nuova pellicola di David Cronenberg
Martedì 24 maggio è il giorno di David Cronenberg: il suo 'Crime of the future' viene presentato al concorso. E nell'attesa ci concediamo qualche considerazione sul suo cinema.
Martedì 24 maggio è il giorno di David Cronenberg: il suo 'Crime of the future' viene presentato al concorso. E nell'attesa ci concediamo qualche considerazione sul suo cinema.
A quasi otto anni dalla sua ultima pellicola, il regista, sceneggiatore e produttore David Cronenberg torna dietro la macchina da presa con Crimes of the Future con Viggo Mortensen, Léa Seydoux e Kristen Stewart. Il film partecipa al Festival di Cannes che si sta tenendo in questi giorni.
Si tratta di un film di fantascienza sui generis: sappiamo come il cineasta canadese sia stato spesso, soprattutto ad inizio carriera, relegato al cinema di genere, soprattutto horror.
Dopo i primi lungometraggi sia la critica sia il pubblico hanno intuito che dietro a delle pellicole che sembravano di genere si intuiva un pensiero più profondo, una ricerca geniale e impietosa sulla trasformazione del corpo, sulla rinascita dello stesso.
Le parole di David Cronenberg ci aiutano per delineare la sua ricerca:
”per me, all’inizio c’è il corpo. È ciò che siamo, ciò che abbiamo. Siamo tutti come degli attori che si agitano sulla scena della vita e la prima cosa che abbiamo sono i nostri corpi fisici, la nostra esistenza fisica. Nei miei film il corpo è sempre al centro. Gli giro attorno come fa un pianeta col sole. Non me ne allontano mai. E se ciò accade, più me ne allontano, meno mi sento sicuro di me. Come se diminuisse la gravità”.
In 50 anni di cinema nessuno aveva ripensato il concetto di corpo e carne creando dispositivi e situazioni cosi disturbanti ma anche cosi lucidi e intriganti: a volte la sensazione è di trovarsi nudi su un inquietante tavolo operatorio e che il regista possa agevolmente disporre del nostro corpo e della nostra anima.
Se i primi lungometraggi si focalizzano sul tema della corporeità, i più recenti (Inseparabili, Il pasto nudo, A History of violence, La promessa dell’assassino) focalizzano l’attenzione alla mente, non ritroviamo più il terrore, il sangue, la carne e la mostruosità che muta e si trasforma: i personaggi creati inquietano il nostro immaginario pur non mostrandoci apparentemente nulla di orribile.
Se consideriamo il cinema un’arte, insieme a David Lynch, David Cronenberg ha delineato un alfabeto di immagini forti, creative, di una suggestione unica, un lavoro capace di unire cinema e letteratura e di osservare in profondità sia le viscere del corpo che i meandri più nascosti dell’anima.
Vi consigliamo la piattaforma Prime Video su cui è possibile trovare la maggior parte della filmografia di David Cronenberg.