“Tutti gli atleti sono legati dalla passione per la corsa: in gara o in allenamento, ciò che conta è la distanza da percorrere e il traguardo da raggiungere. Vivono in sé l’enigma della corsa: si fugge da o si corre verso? Non vi è una risposta valida per tutti, ognuno cerca di darla a modo suo. Certezza comune è che durante la corsa, nel recupero di un’identità a volte perduta, non vi sono relativismi o artifici dialettici, ma la sola realtà dello spazio da percorrere e del tempo che si impiega”.

(Tratto da Fuggire da, correre verso, di Liberati e Polito – Aracne Editrice, 2017)

Nove giugno 2022, Roma, Stadio Olimpico, Golden Gala: il meglio dell’atletica leggera mondiale tutto in una serata.

Eppure non se ne parla più di tanto, l’evento ogni anno passa quasi in sordina: abbiamo atleti italiani medagliati alle Olimpiadi di Tokyo come Jacobs nei 100 metri, Tamberi nel salto in alto, la staffetta 4×100… e tanti altri atleti fortissimi da tutto il mondo! 

Persone che ogni giorno fanno rinunce, si sacrificano, lavorano sodo, seguono regimi alimentari rigidissimi… E poi quando su quella fantomatica pista di atletica ottengono dei risultati – qualsiasi essi siano e non necessariamente il record del mondo – vedono la felicità fatta persona.

Marcel Jacobs oro nei 100 metri e staffetta 4×100 alle olimpiadi di Tokyo – photo by Bob Ramsak on Wikimedia Commons.

E ad essere precisi, per felicità non sempre si intende il conseguimento di una medaglia ma anche solo un miglioramento. Tanta fatica poco riconosciuta. 

Ma si può vedere in TV? La RAI da almeno 15 anni taglia la diretta dell’evento, i lanci non sono mai stati trasmessi eppure fanno parte dell’atletica leggera… ma forse sono troppo noiosi e non vengono mandati in onda.

Certo, su canali secondari é possibile seguire tutto l’evento ma non è un appuntamento degno dei primissimi canali TV? 

A livello sportivo tutto ciò conferma l’idea che se non si tratta di calcio allora non è sport, non è spettacolo, non c’è tifo. 

Eppure la regina degli sport é proprio l’atletica leggera! La corsa, i salti, i lanci non sono la base essenziale per praticare qualsiasi attività sportiva? Ebbene sì… ma eventi come questi non hanno impatto mediatico.

Si tratta peraltro di un evento perfettamente in linea con la ISO 20121 ovvero quella norma che si interessa del sistema di gestione della sostenibilità degli eventi verso un miglioramento continuo ed è stata applicata per la prima volta alle Olimpiadi di Londra nel 2012. 

La storia del Golden Gala

Vediamo insieme un po’ la storia di questo evento, tutt’altro che recente. Era il 1980 quando Primo Nebiolo – un dirigente sportivo di quegli anni – ebbe l’idea di allestire una competizione mondiale a scopo pacifico, affinché potessero partecipare anche gli atleti degli USA e di altri Stati che avevano approvato il boicottaggio delle Olimpiadi di Mosca per protesta verso l’invasione sovietica dell’Afghanistan.

Proprio in occasione del Golden Gala sono stati stabiliti 9 record mondiali.

Torniamo al 2022. Il Golden Gala, chiamato così fino al 2012, dal 2013 porta il nome di Pietro Mennea, proprio in onore di questo grande atleta italiano che fece la storia sui 200 metri e che venne a mancare nel 2013 qualche mese prima l’edizione del Golden Gala e così come lo Stadio dei marmi – anch’esso ormai denominato Stadio Pietro Mennea – si continua a celebrarne la memoria.

Su TicketOne è possibile acquistare i biglietti di questa ineguagliabile notte di sport. Il sito della Federazione Italiana Atletica Leggera presenta l’evento, anticipando alcuni tra i nomi più prestigiosi del panorama internazionale, come la tedesca Malaika Mihambo, atleta di salto in lungo, e il discobolo svedese Daniel Stahl.

L’imminente evento peraltro è l’occasione per celebrare quei fuoriclasse azzurri già nominati che hanno trionfato alle Olimpiadi di Tokyo: un modo per rivivere forti emozioni con i campioni dell’atletica, pronti a infrangere il muro delle migliori prestazioni mondiali con nuove appassionanti sfide.

Insomma… un evento da non perdere. E di cui bisogna iniziare a parlare molto di più.

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