La scomparsa di Amy Bradley: la nuova docuserie true crime di Netflix
Amy Bradley è scomparsa nel marzo 1998 mentre era in crociera con la famiglia: tutti i dettagli nella nuova docuserie di Netflix.

Amy Bradley è scomparsa nel marzo 1998 mentre era in crociera con la famiglia: tutti i dettagli nella nuova docuserie di Netflix.
Amy Bradley, nel momento in cui è scomparsa, il 23 marzo 1998, era in crociera con la sua famiglia. Un momento di vacanza e tranquillità diventa un incubo per la famiglia Bradley.
Amy Bradley aveva 23 anni quando è scomparsa, si era appena laureata e viveva con la sua famiglia nella contea di Chesterfield, in Virginia. Nel marzo del 1998, lei e la sua famiglia – i suoi genitori e suo fratello Brad – salgono a bordo della crociera Rhapsody of the Seas. Il viaggio doveva durare sette giorni, toccando tappe come Curaçao e Saint Thomas, per poi tornare a largo di San Juan.
La sera del terzo giorno, il 23 marzo, dopo essere rientrati dalla prima tappa, Aruba, la famiglia si svaga sulla nave. La sera i genitori tornano in camera mentre Amy e Brad vanno in discoteca. I due rientrano verso le 3 di notte, e si mettono a parlare sul balcone della stanza. Brad va poi a dormire, svegliandosi brevemente verso le 5.30 del mattino vedendo “le gambe e i piedi di Amy spuntare dalla sedia a sdraio sul balcone”, poi si riaddormenta. Si risveglia alle 6, ma sua sorella non c’è più.
I genitori di Amy chiedono al commissario di fare un annuncio ai passeggeri a bordo e di impedire loro di scendere alla prossima tappa, ma lui si rifiuta, i passeggeri scendono e l’annuncio verrà fatto solo un’ora dopo la richiesta, verso le 8 del mattino. L’equipaggio si mobilita verso le 9, ma di Amy nessuna traccia: per i membri dello staff è finita fuoribordo. Ma nulla compare sulle coste dell’isola di Curaçao, forse l’ipotesi è sbagliata.
L’FBI comincia le sue ricerche il 26 marzo, salendo a bordo della nave ma per colpa delle pulizie effettuate dallo staff, non si può recuperare nessuna prova. Partono gli interrogatori, le prime tracce, le prime ipotesi: forse è caduta, forse è stata rapita, ma non si arriva a nessuna conclusione.
Nel 2005 arriva una traccia, per quanto tragica: una mail anonima che allega foto di una ragazza pubblicate su un sito vetrina per prostitute nella zona dei Caraibi e del Venezuela. Con le analisi dell’FBI, gli investigatori cominciano a credere che la ragazza della foto sia proprio Amy Bradley, ma da allora, nessuna vera svolta nel caso. I genitori continuano comunque a crederci, aprendo anche un sito per raccogliere tutte le informazioni sul caso: “La mancanza di una conclusione – dicono i genitori – ci permette di continuare a sperare“.
Per cercare di fare luce sul caso, Netflix ha deciso di far uscire una docuserie per ricostruire la vicenda, ricontrollare i dettagli e ipotizzare nuove possibili tracce. La scomparsa di Amy Bradley ci racconta una delle sparizioni in mare più inquietanti, senza tralasciare i dettagli: testimonianze mai chiarite, indagini ostacolate e presunti avvistamenti che si sono susseguiti negli anni. Non solo, con l’aiuto delle immagini d’archivio, di interviste e approfondimenti, la docuserie riesce a unire tutto ciò che si sa sul caso Amy Bradley.