Le idee rivoluzionarie di Faith Ringgold al Museo Picasso di Parigi
‘Black is Beautiful’ è il titolo della mostra di Faith Ringgold che si terrà a Parigi fino al 2 luglio in una location più che simbolica.
‘Black is Beautiful’ è il titolo della mostra di Faith Ringgold che si terrà a Parigi fino al 2 luglio in una location più che simbolica.
(English translation below)
L’artista Faith Ringgold cresce a Harlem, New York, nel 1930, quartiere simbolico di Manhattan per la sua importanza nel movimento rivoluzionario delle persone di colore nel periodo tra le due guerre mondiali, stimolato in grande parte dal libro di Alain Locke, The New Negro.
La connessione di Faith Ringgold con la battaglia per la libertà e un trattamento equo per le persone di colore negli Stati Uniti si rivela e si sviluppa attraverso gli anni grazie alla sua arte. Adesso espone il racconto della propria battaglia, nel contesto di Black Lives Matter, al Museo Picasso di Parigi.
La mostra di Faith Ringgold, Black Is Beautiful, parla di vari temi: dalla lotta dei diritti civili a quella del movimento Black Lives Matter, con vari mezzi di comunicazione, da dipinti a tappezzerie fino a libri per bambini.
L’obiettivo della mostra è creare, oppure ricreare, uno spazio per artisti di colore e persone di colore nella scena artistica parigina dell’inizio del ventesimo secolo. L’artista mette in dialogo la storia delle persone di colore con Picasso e le sue Demoiselles d’Avignon, facendo particolare attenzione alle ricche tradizioni di Harlem.
Le idee rivoluzionarie espresse dall’artista raccontano un percorso storico doloroso che non finisce, che continua a cercare spazio per la propria espressione anno dopo anno. Usa colori, immagina storie fittive e racconti autobiografici per riflettere la propria cultura e le varie forme del sapere delle persone di colore. Come racconta l’artista,
“Si tratta solo di essere neri in America. Non c’era modo di evitare quello che stava succedendo in quel momento: bisognava posizionarsi. Non c’era modo d’ignorarlo, perché tutto era nero o bianco, in modo forte”.
Trattando il tema del razzismo e la segregazione che continuano a opprimere persone di colore in tutto il mondo con onestà, Faith Ringgold racconta cosa significa vivere negli Stati Uniti per una persona di colore, creando un’atmosfera intima che riesce a mandare un messaggio potente al pubblico.
Le opere esposte sono politiche e rivelatrici di un dolore con il quale si continua a combattere, invece di lasciare andare. La narrativa proposta si posiziona in parallelo con le opere di Picasso, solitamente esposte nello stesso spazio, ri-possedendo uno spazio chiuso per secoli a persone di colore.
Per questo motivo, il luogo della mostra, ovvero lo storico Museo di Picasso a Parigi, è ben più che simbolico: la libertà di espressione offerta all’artista cambia la storia, lasciando tale spazio a chi per molti anni è stato oppresso e silenziato. Nel contesto di una lotta costante per i diritti umani, continuamente degradata da un razzismo populista cresciuto negli ultimi anni, le parole di Faith Ringgold propongono una riflessione essenziale.
ENGLISH VERSION
‘Black is Beautiful’ is the title of Faith Ringgold’s exhibition which will be held in Paris until July 2nd in a more than symbolic location.
The artist Faith Ringgold grows up in Harlem, New York, in 1930, a symbolic district of Manhattan for his importance in the revolutionary movement of black people in the interwar period, stimulated largely by Alain Locke’s book, The New Negro.
Faith Ringgold’s connection to the battle for freedom and fair treatment for black people in the United States is revealed and developed through the years thanks to her art. Now, she exhibits her own account of this battle, in the context of Black Lives Matter, at the Picasso Museum in Paris.
Faith Ringgold’s exhibition, Black Is Beautiful, talks about various themes: from the struggle of civil rights to that of the Black Lives Matter movement, with various media, from paintings to wallpapers and children’s books. The aim of the exhibition is to create, or recreate, a space for artists of color and people of color in the Parisian art scene of the early twentieth century. The artist dialogues the history of people of color, with attention to the rich traditions of Harlem, with Picasso and his Demoiselles d’Avignon.
The revolutionary ideas expressed by the artist tell a painful historical journey that never ends, that continues to look for space for its expression year after year. She uses colours, imagines fictional stories and autobiographical tales to reflect her own culture and the various forms of knowledge of black people. As the artist says,
“It’s just about being Black in America. There was no way you could avoid what was going on at that time: you had to take some kind of position about it. There was no way you were going to ignore it, because everything was either Black or white, and very strongly so”.
Addressing the issue of racism and segregation that continues to oppress black people around the world with honesty, Faith Ringgold tells us what it means to live in the United States for a black person, creating an intimate atmosphere that manages to summon a powerful message to the public.
The works on display are political and revealing of a pain with which continues its fight, instead of letting go. The proposed narrative is placed in parallel with Picasso’s works, usually exhibited in the same space, re-owning a space closed for centuries to people of colour.
For this reason, the place of the exhibition, the historic Picasso Museum in Paris, is more than symbolic: the freedom of expression offered to the artist changes with history, leaving this space to those who for many years have been oppressed and silenced. In the context of a constant struggle for human rights, continually degraded by a populist racism that has grown in recent years, Faith Ringgold’s words propose a fundamental reflection.