Per introdurre la protagonista del mio articolo, Lorenza Gentile, ho deciso di citare una frase, che lei stessa, utilizza nel suo ultimo romanzo Tutto il bello che ci aspetta. Carl G. Jung una volta disse

“Perdersi è l’unico modo di trovarsi per la prima volta. L’uomo deve smarrirsi nel mondo per ritrovarsi in se stesso”.

Questo è ciò che accade a Selene, che vive in un’epoca in cui i risultati contano molto di più della fatica e dell’impegno che ci metti per raggiungere il tuo traguardo. In un mondo in cui la vetta vale più del percorso, senza riuscire a comprendere che alla fine siamo tutti imperfetti, tutti eternamente in viaggio durante il cammino della vita. Selene si sente una fallita, in una Milano che corre troppo, va troppo veloce e a cui lei non riesce a stare dietro. Il ristorante nel quale ha investito tutti i suoi risparmi e su cui ha puntato tutto non riesce ad ingranare, è praticamente sempre vuoto, così una sera decide di piantare tutto e di ritornare in Puglia, il suo posto felice.

Gentilezza, il viaggio, il passato

Verso un viaggio che ha il sapore di riscoperta della vita, qui, Selene ritrova persone a lei care come Tata Flora e incontra un amico speciale come Oronzo, ma riesce a tirare le file di un passato con cui non riusciva a fare i conti e pace fino in fondo.

La protagonista tra i colori del Salento, discussioni sulla vita e piccoli incontri in cucina riscopre se stessa, anzi forse si conosce per la prima volta, grazie allo sguardo delle persone che la percepiscono meglio di come fa lei. È qui che Selene inizia a capire che ogni tanto serve perdersi e sbagliare per trovare il coraggio di seguire la propria strada, perché tante volte ciò che serve è cambiare sguardo.

“Ci dicono che siamo i nostri risultati, così ho fatto un calcolo. Ho preso carta e penna e ho sommato tutto. Ne è venuto fuori un numero notevole, peccato che sia negativo: l’interminabile serie di cose in cui ho fallito”.

La luce per affrontare il buio è dentro di noi

Lorenza Gentile, ci racconta la società di oggi. Attraverso il suo ultimo romanzo ci ricorda che abbandonare le redini della propria vita delle volte va bene, purché ci si lasci sorprendere dalla vita e dal destino. Tutto il bello che ci aspetta, narra la storia di una protagonista che, come ognuno di noi, è imperfetta e che stremata da se stessa e dalle continue aspettative della società decide di abbandonare tutto per capire cosa la rendesse davvero felice. L’autrice ci aiuta a capire che la luce per affrontare un momento buio tante volte è dentro di noi, dobbiamo solo imparare a cambiare sguardo, voltarci dall’altro lato e comprendere che i risultati sono solo una parte del percorso, ma non sono loro a determinare chi siamo.

“Ogni volta che devo compiere una scelta penso troppo, mi perdo nei meandri delle possibili implicazioni, dei risvolti inattesi, dei rimorsi potenziali, degli eventuali rimpianti, chiedo infiniti pareri e alla fine mi trovo stremata, ad agire d’impulso. Così la mia vita va avanti a colpi di testa di cui regolarmente mi pento. Il che mi riporta ai miei fallimenti”.

Nel leggere questo romanzo mi sono commossa tante volte, come se mi stesse parlando e di questo ho ringraziato più volte l’autrice. Con una prosa vera, gentile e delicata Lorenza Gentile fa da specchio a una generazione che spesso si sente persa, sola e incompresa. Dando voce a una solitudine che spesso non è solitudine ma solo paura di buttarsi, di fidarsi davvero della vita.

Un altro romanzo a me caro di Lorenza Gentile è Le piccole libertà, dove Oliva ci insegna il coraggio di abbandonare le scelte che ci hanno contraddistinto, perché evolvendo abbiamo comprese che non ci appartengono più. Ci insegna che lasciare andare persone che hanno fatto parte del nostro cammino, perché non possono più continuare a viaggiare con noi, per svariate ragioni, va bene, e non bisogna sentirsi in colpa. Oliva alla ricerca di se stessa e del suo passato trova il coraggio di cambiare strada per poter vedere se stessa realizzata. Perché tante piccole libertà finiscono per farne una intera.

“Hai trovato o stai trovando il coraggio per fare delle rinunce, lasciar andare cose che ti sono state molto care, alle quali sei stata aggrappata a lungo. È in atto un cambiamento radicale, nato da un impulso e promosso dal tuo istinto. È un passo verso la tua realizzazione personale. Se troverai il coraggio di mollare la presa sarai libera, entrerai nella Stella, troverai il tuo posto nel mondo. Non avere paura del mistero. Non conosciamo le forze che ci muovono e non ce n’è bisogno”.

In Le cose che ci salvano Lorenza Gentile ci aiuta a comprendere che alla fine tutti noi abbiamo bisogno di qualcuno che ci salvi, così come noi possiamo salvare gli altri. Grazie alla voce di Gea, che ha ventisette anni, ma non riesce a trovarsi nel mondo in cui vive, né nella sua età, né nella gente della sua età. Gea ha una piccola bottega dove lavora come tuttofare e da una nuova vita agli oggetti che gli altri non utilizzano più. E alla fine di tutto finisce per imparare una lezione fondamentale: Tutto ciò che salviamo a sua volta finisce per salvare noi.

“Se salvi una cosa, questa un giorno può salvare te”.

Lorenza Gentile in La felicità è una storia semplice ci racconta la storia di Vito Baiocchi, che vuole farla finita perché la sua vita non lo soddisfa. È sul punto di farlo quando poi squilla il telefono. È sua nonna Elvira, che gli chiede di compiere un ultimo viaggio insieme prima che lei muoia. Durante un viaggio tra le località più belle d’Italia: Firenze, Roma, Assisi, Napoli e Palermo, Vito finisce per ascoltare le confessioni della nonna, anche un po’ inaspettate. Un viaggio in cui ogni tipo di imprevisto fa da specchio ad una possibilità che permette al protagonista di riflettere sulla sua vita. E durante questo viaggio quest’ultimo ritrova la gioia di vivere.

“Se qualcuno avesse detto a Baiocchi che i cambiamenti di una vita si fanno in meno di un secondo, non ci avrebbe creduto”.

Se amate le storie di vita, personaggi con vissuti un po’ imperfetti e una prosa ricca di dolcezza non posso che consigliarvi di recuperare i romanzi di Lorenza Gentile, perché credetemi non ve ne pentirete.

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